NOLA. La scorsa notte il parente di una paziente pretendeva di entrare nella Obi (Osservazione breve intensiva) dell'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola per fare visita alla congiunta. Al diniego da parte del personale di vigilanza è uscito fuori, si è procurato una spranga di ferro e ha distrutto tutto quello che gli capitava a tiro nel pronto soccorso. Lo rende noto 'Nessuno tocchi Ippocrate', il gruppo Fb che denuncia le continue aggressioni agli operatori sanitari. Acuni operatori sanitari mentre svolgevano il proprio lavoro sono stati presi di mira da alcune persone in preda ad una furia senza controllo. Alle 4:00 del mattino circa si sono sentite urla e richieste di aiuto provenire dai locali del triage e del codice verde. A terra la guardia giurata aggredita e picchiata da un soggetto entrato con la forza inveendo contro il personale sanitario. Per l’operatore graffi e contusioni per una prognosi di cinque giorni salvo complicazioni. Prontamente è stato allertato il 113. Dopo circa 20 minuti la stessa persona, che affermava di essere parente di un paziente ricoverato, è ritornata armata di una mazza di ferro con la quale ha rotto i vetri del triage e dell'ingresso del pronto soccorso, provocando danni alle strutture. Alle 4:30 circa è arrivata una volante della polizia. L'uomo si è poi dileguato.

Il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Giuseppe Russo ha già manifestato l’intenzione di costituire l’azienda parte civile nel procedimento giudiziario relativo all’episodio. “Non è più accettabile - afferma il manager che persone intente a svolgere un lavoro, di per sé già particolarmente delicato, debbano essere esposte continuamente alla paura di essere aggredite da soggetti cui manca anche il più elementare senso di civiltà. Auspichiamo una maggiore vicinanza di tutte le istituzioni preposte per garantire condizioni di lavoro adeguate per offrire un’assistenza sanitaria all’altezza delle aspettative di tutti i cittadini”.

La Cisl Funzione Pubblica dell’area metropolitana, guidata da Luigi D’Emilio, ha espresso con una nota “la piena solidarietà alle vittime dell’ aggressione, e profonda indignazione per il susseguirsi di tali comportamenti vandalici che mettono continuamente a rischio la sicurezza dei professionisti sanitari”.
Il segretario aziendale della federazione Franco Napoli ha chiesto, in una lettera inviata al direttore generale della Asl Na3 Sud Giuseppe Russo e ai responsabili amministrativo e sanitario Michelangelo Chiacchio e Ferdinando Primiani, un “incontro urgente per mettere in campo misure concrete ed efficaci atte a garantire la salvaguardia dei dipendenti e ripristinare il benessere organizzativo in una struttura di emergenza-urgenza che serve un territorio vastissimo come quello dell’area nolana”.

Secondo il deputato Francesco Emilio Borrelli "la tragedia è dietro l'angolo, eppure il Governo non ha mantenuto le promesse fatte per arginare le aggressioni e aumentare i fondi per il servizio". Il presidente dell'Associazione nazionale guardie particolari giurate, Giuseppe Alviti, ha sottolineato "con urgenza di aver richiesto udienza al Prefetto di Napoli per essere escusso in merito alle tutele e garanzie da prestare alle guardie giurate in servizio ai pronto soccorso prima che scappi il morto in servizio".