Cinque operai sono morti oggi, 6 maggio, mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nel sistema fognario sotto a una cantina vitivinicola a Casteldaccia, nel Palermitano. Un sesto è stato soccorso dai vigili del fuoco, intubato e trasportato d'urgenza al Policlinico.

A provocare la morte dei cinque sembra siano state le esalazioni tossiche.

Un altro operaio, accusati i primi malori, è riuscito a uscire e a dare l'allarme mentre i suoi colleghi avrebbero perso i sensi. Sul posto i vigili del fuoco e le ambulanze del 118. I sette erano al lavoro per conto di Amap, società partecipata del Comune di Palermo che gestisce le condotte idriche anche in provincia.

Il sopravvissuto: "Io miracolato"

“All’improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito dato l’allarme. Mi sento un miracolato. Sono sotto choc. Non voglio dire altro”, dice all’Adnkronos il giovane operaio Amap che preferisce non dire il suo nome, sopravvissuto alla tragedia sul lavoro. Il ragazzo con in dosso la tuta gialla dell'Amap cammina su e giù davanti al luogo in cui sono morti i suoi colleghi.

Le grida di dolore dei parenti delle vittime

Sul posto alla spicciolata sono arrivati anche i parenti dei cinque operai morti. Vengono accompagnati fino al posto in cui sono morti i cinque operai. Qualcuno piange, una donna grida.

Sul posto anche il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto e il prefetto di Palermo Massimo Mariani accompagnato dal questore Maurizio Vito Calvino.

Sopralluogo dei vigili nella vasca dell'incidente

E’ in corso un sopralluogo dei vigili del fuoco, con maschere di ossigeno e imbracatura, nella vasca di liquami in cui è avvenuta la tragedia.