POMPEI. Sono stati 35mila i fedeli che ieri hanno sostenuto ore di fila per baciare il quadro della Beata Vergine del Santo Rosario a Pompei. La storica tradizione della Discesa della sacra effigie, venerata nella città mariana, è un appuntamento speciale per tutti i devoti della Madonna. Il Quadro viene posto dinanzi all’altare, dove rimane fino a notte fonda, quando anche l’ultimo fedele presente in Santuario avrà potuto baciarla.
Quest’anno il quadro è stato ornato da una cornice di 2mila rose bianche White O'hara, prodotte dai fiorai di Pompei. Il dono è di Antonio Raimo con il nuovo consorzio Gaia Florum e il Comitato della Pace. L’allestimento dell'altare maggiore del santuario Mariano è del fiorista Sebastiano Di Paolo che da sempre, in occasione della discesa del Quadro, lavora tutta la notte per creare una cornice adeguata all’evento «Come un figlio farebbe per la madre», afferma Di Paolo.
Ieri ricorreva il 143° anniversario dell’arrivo dell’immagine sacra a Valle di Pompei, per iniziativa del Fondatore, il Beato Bartolo Longo, che nel 1875 l’affidò al carrettiere Angelo Tortora per trasportarla da Napoli, dove gli era stata donata, a Valle di Pompei.
La Basilica è stata aperta alle 6 e ad accogliere i fedeli è stato  l’Arcivescovo Tommaso Caputo che ha detto: «Grazie per la vostra testimonianza di fede». Durante il “Buongiorno a Maria”, che alle 6 ha dato inizio alla lunga giornata, il Pastore della Chiesa di Pompei ha sottolineato come nonostante il freddo, i devoti della Vergine del Rosario, sin dalle prime ore del mattino, abbiano atteso per lunghe ore, in coda, il momento «per esprimere, anche con il sacrificio, il proprio amore alla Mamma Celeste». «Basta che ci lasciamo guidare da Lei, da Maria», ha detto l’Arcivescovo. «La Madonna ci dona il suo figlio Gesù e ci chiede di accoglierlo nelle nostre vite». Per farlo, Monsignor Caputo ha invitato i fedeli a pregare intensamente il Rosario, preghiera profondamente evangelica, «perché ci fa meditare, una ad una, le tappe della vita di Gesù, così da portarci a ripeterle nelle nostre vite». Subito dopo, il tradizionale rito della Discesa del Quadro. Man mano, nel corso delle ore, il lungo serpentone di fedeli è aumentato. Sempre più pellegrini si sono raccolti nel lungo percorso transennato che li ha condotti al cospetto del Quadro. Sono giunti da ogni dove, accomunati da un unico grande desiderio, poter toccare l'immagine della venerata Madonna del Sant Rosario.Ogni momento della giornata è stato scandito dalla preghiera, dai canti, dalla riflessione personale e comunitaria. A mezzogiorno, in Basilica, il Rettore del Santuario mariano, monsignor Pasquale Mocerino, ha guidato la recita della Supplica. Tra i tanti i pellegrini numerosi i fedeli stranieri, in particolar modo polacchi, molto devoti della Madonna di Pompei e delle Novene composte in suo onore proprio dal Beato Bartolo Longo. Dolori, gioie, speranze, richieste di grazia. Questo è ciò che i fedeli hanno portato in dono alla Mamma Celeste, alla quale hanno affidato la loro vita e quella dei propri cari. In quel bacio è, infatti, sono racchiusi il loro amore, tutte le loro attese e la loro fiducia.