Omicidio aggravato e detenzione illegale di arma comune da sparo e munizioni. Sono questi i reati contestati dal pm di turno a Carmine D'Aponte, il muratore di 33 anni che, all'alba, a Sant'Antimo, nel Napoletano, ha ucciso la moglie, Stefania Formicola, 28 anni, con un colpo di pistola al petto, mentre erano nella sua Ford Fiesta parcheggiata in via Plutone. L'uxoricidio dopo una lite legata alla loro separazione. Nella vettura, all'arrivo del personale del 118, chiamato da D'Aponte, il corpo senza vita della donna era adagiato sul lato guida. E nell'auto i carabinieri, arrivati contemporaneamente ai soccorsi, hanno trovato e sequestrato anche la pistola usata per il delitto, una semiautomatica calibro 7,65, che ai successivi accertamenti e' risultata detenuta illegalmente dall'uomo, che ha numerosi precedenti per furto. Il muratore, in evidente stato di agitazione, ha raccontato ai militari dell'Arma che tra lui e la moglie c'erano da tempo contrasti, e che la donna avesse deciso di trasferirsi in casa dei genitori. Stefania Formicola non risulta abbia mai presentato denunce per minacce o violenze del marito. La salma della donna e' stata trasferita al II Policlinico di Napoli per essere sottoposta ad esame autoptico, mentre D'Aponte e' ancora interrogato dal magistrato.