NAPOLI. Chiude “Dieci Decimi" in via Scarlatti, per trasferirsi in via Cimarosa. È solo l'ultimo caso di un negozio storico che lascia l'isola pedonale. «È una vera e propria ecatombe: non c’è settimana che, nel quartiere collinare del capoluogo partenopeo, il Vomero, zona commerciale per antonomasia, non si registri la chiusura di qualche negozio, anche in questo periodo estivo  – afferma amareggiato Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. La crisi economica, in uno alla lievitazione dei costi di gestione, principalmente per i canoni di locazione, che in alcune zone, come nelle aree pedonali, ha raggiunto valori esorbitanti, ha messo in ginocchio il terziario commerciale che ha rappresentato, per oltre un secolo, la principale attività produttiva del quartiere collinare, con circa duemila esercizi commerciali, alcuni dei quali della grande distribuzione, presenti su un territorio di appena due chilometri quadrati». «Non è l’unica novità che si registra in questo periodo al Vomero: - continua Capodanno - in un raggio di poche centinaia si osserva infatti la chiusura di diversi esercizi commerciali, alcuni già sostituiti, altri con lavori in corso, per lo più per l'apertura di attività del fast food, di bar o di gelaterie». «Purtroppo se si va avanti di questo passo, senza alcun intervento da parte della Regione Campania e del Comune di Napoli, al Vomero potrebbero essere ancora tanti i negozi destinati scomparire. E, come dimostrano i fatti, per risollevare la grave situazione che si è determinata nel terziario commerciale, non bastano iniziative effimere, come quelle organizzate negli anni passati, della durata di una notte. Occorrono interventi concreti e continuativi» conclude Capodanno.