di Luigi Sannino

NAPOLI. Non è allarme rosso, ma poco ci manca se anche il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho parla di “stese” e Casalesi come fenomeni criminali non ancora sconfitti. E dopo la sparatoria contro le abitazioni di due uomini non affiliati a clan a San Giovanni a Teduccio, ieri si è saputo di un altro raid dello stesso tipo avvenuto nel quartiere Poggioreale nella notte tra venerdì e sabato. Nel mirino è finita in questo caso l’automobile parcheggiata in strada di una donna con un precedente per droga, moglie di un detenuto al 41bis ritenuto legato ai Circone-Sarno di Ponticelli quando quest’ultimo gruppo malavitoso era ben radicato a Napoli. Dieci proiettili hanno distrutto la carrozzeria della macchina e la proprietaria ha raccontato di aver visto fuggire 5-6 giovani a piedi. Sull’episodio, accaduto in piazza Francesco Coppola all’una e 30, sta indagando la polizia. E gli investigatori stanno ovviamente cercando di capire a chi precisamente sia stato lanciato il sinistro messaggio: se alla donna stessa o al marito, Massimo Di Siena.  

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