NAPOLI. È “positivo" il bilancio del 2018 per il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Napoli, Ubaldo Del Monaco, che questa mattina ha incontrato la stampa per fare il punto sulle attività messe in campo nell'anno appena trascorso. Tra i dati presentati, spicca quello del «decremento di reati predatori, in particolare furti e rapine», e il «calo netto del numero di omicidi»: dai 31 nel 2017 si è scesi ai 19 nel 2018, dei quali «solo 6 relativi a criminalità organizzata». Del Monaco ha ricordato anche le operazioni repressive anticamorra, come la più recente che ha colpito il clan Vigilia attivo nel quartiere Soccavo, e i 20 latitanti catturati, ultimo dei quali Antonio Orlando, ritenuto il reggente del clan camorristico degli Orlando-Nuvoletta-Polverino e «inserito nei 100 latitanti più pericolosi in campo nazionale». Nel 2019, ha annunciato Del Monaco, «l'attenzione sarà focalizzata all'aggressione dei patrimoni della criminalità organizzata. La camorra - ha sottolineato - è un insieme di imprese flessibili che spesso investono capitali in tutti i settori economici». Sul fronte del fenomeno delle cosiddette “stese", azioni armate intimidatorie per ribadire il predominio criminale su un territorio, il comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli ha spiegato che «il 2018 è stato un anno in cui sono state numerose soprattutto nei quartieri orientali di San Giovanni a Teduccio e Ponticelli. Anche su questo fronte ritengo fondamentale impiegare più risorse possibili in queste aree, ma ha importanza determinante l'aumento dei sistemi di videosorveglianza». 

CAMORRA. «La camorra non è sconfitta, rimane forte» ha detto il comandante. «La camorra - ha aggiunto Del Monaco - è un insieme di imprese flessibili che spesso investono capitali in tutti i settori economici. Ritengo la capacità della camorra ancora elevata in termini di condizionamento del corretto svolgersi delle dinamiche imprenditoriali». Del Monaco ha ribadito che «la camorra c'è e la camorra imprenditoriale c'è sempre stata, non dobbiamo abbassare la guardia. Ci sono stati importanti risultati investigativi ma il fenomeno non è debellato. La, camorra resta forte e va contrastata anche nella sua capacità di infiltrarsi nella pubblica amministrazione. Poi - ha concluso - è determinante l'aggressione ai patrimoni che resta l'arma più importante».

TASER. «Il taser? Al momento ha funzionato solo come deterrente, non l'abbiamo mai utilizzato. Meglio così». Lo ha detto il comandante Del Monaco, interpellato sull'utilizzo della pistola elettrica in dotazione ai Carabinieri del Comando provinciale di Napoli. «È in dotazione e lo stiamo sperimentando - ha spiegato - è stato anche fatto un corso per un determinato nucleo, visto che si tratta ancora di un'arma sperimentale. Non è stato ancora utilizzato e ci auguriamo di non utilizzarlo».

CAPODANNO SICURO. Saranno intensificati i controlli sugli obiettivi sensibili a ridosso di Capodanno «anche in relazione alla recrudescenza del terrorismo». «Per quanto riguarda le misure di fine anno - ha continuato Del Monaco - verrà posto in essere un ulteriore controllo sugli obiettivi sensibili anche in relazione alla recrudescenza del terrorismo, fenomeno sul quale l'attenzione deve essere sempre alta. Sarà intensificato il controllo sugli obiettivi sensibili e nei luoghi dove si terranno gli appuntamenti di Capodanno, primo fra tutti il concerto in piazza Plebiscito. Saranno predisposte le adeguate misure di sicurezza con la consueta scrupolosità dal questore e da tutte le forze di polizia».