NAPOLI. Omicidio di camorra in pieno centro a Napoli. Un pregiudicato di 24 anni, Gennaro Fittipaldi, è stato ammazzato con un colpo alla testa nell'androne del palazzo di via dei Chiavettieri in cui abitava, a pochi passi dalle aule dell'università in calata porta di Massa. Sul posto sono subito accorsi poliziotti dell'ufficio prevenzione generale della questura e della squadra mobile, che indagano sull'agguato. Il giovane aveva precedenti per armi e droga. Gli studenti, che dicono di aver sentito un solo colpo, si sono affacciati per cercare di capire che cosa fosse accaduto e gli investigatori stanno cercando testimoni del delitto. Si pensa a uno "sgarro" negli ambienti dei clan del centro di Napoli.

GENNARO FITTIPALDI AVEVA UN CASCO E NON SI
CAPISCE SE FOSSE IN PROCINTO DI USCIRE A BORDO DEL SUO SCOOTER
O FOSSE RIENTRATO A CASA. SUL POSTO NON SONO STATI TROVATI
BOSSOLI. PER LE INDAGINI SARANNO VISIONATI I FILMATI DELLE TELECAMERE DI
VIDEOSORVEGLIANZA DELLA ZONA. L'UOMO FU ARRESTATO NEL SETTEMBRE
2010 (POI SCARCERATO NEL 2014) CON L'ACCUSA DI ESSERE UNO DEI
RESPONSABILI DEL FERIMENTO DI TRE PAKISTANI, DI CUI UNO
TITOLARE DI UN NEGOZIO DI FRUTTA AL PALLONETTO DI SANTA LUCIA.
GLI ASIATICI ERANO STATI 'PUNITI' PERCHE' AVEVANO RIFIUTATO DI
PAGARE IL 'PIZZO' A UN GRUPPO DI ESTORSORI. SECONDO LA
RICOSTRUZIONE FATTA DA INQUIRENTI E INVESTIGATORI, UNA
VENTINA DI GIORNI PRIMA DELL'IRRUZIONE NELLA BOTTEGA, ERA STATO PROPRIO
FITTIPALDI, ALL'EPOCA DICIANNOVENNE, A PRESENTARSI A UN
TRENTOTTENNE PAKISTANO CHIEDENDOGLI IL PIZZO: 150 EURO A
SETTIMANA PER POTERE CONTINUARE NELLA SUA ATTIVITA', RILEVATA
APPENA QUATTRO MESI PRIMA. IL COMMERCIANTE PERO AVEVA PRESO
TEMPO SUSCITANDO L'IRA DEL GRUPPO E LA SERA DEL 27 SETTEMBRE
AVVENNE LA SPEDIZIONE PUNITIVA. FITTIPALDI VENNE ARRESTATO
POCHE ORE DOPO, A CASA DI UNA SORELLA, DOVE SI ERA RIFUGIATO,
GRAZIE ANCHE ALL'IDENTIKIT FORNITO DA UNO DEI FERITI.