Sono al lavoro i militari dell'Esercito Italiano impegnati nell'operazione “Strade Sicure" inviati nell'area del Vesuvio a supporto dell'azione dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e dei volontari impegnati da giorni nelle operazioni di spegnimento del vasto incendio che ha interessato il parco nazionale fino a sfiorare i centri abitati. Ieri sera il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, convocato in Prefettura a Napoli e svoltosi alla presenza del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, ha deciso una 'rimodulazione' del piano d'impiego dei militari con l'ampliamento della presenza nelle situazioni più critiche. Sono intanto state messe in sicurezza le cave dei rifiuti, in particolare il sito di Cava Sari a Terzigno dove è stato posto un presidio dei Vigili del Fuoco. Nella giornata di ieri, complessivamente, hanno operato circa 400 unità tra Vigili del Fuoco, personale della Protezione civile regionale, volontari e addetti delle comunità montane. Sui roghi la Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo ancora a carico di ignoti. Il reato ipotizzato è incendio doloso. Anche nelle altre zone della Campania interessate da incendi ieri sera la situazione era definita sotto controllo, in particolare gli Astroni, Positano, Montoro e il Monte Faito. 

VIGILI PIEMONTESI. Ci sono anche vigili del fuoco provenienti dal Piemonte impegnati per contrastare l'emergenza incendi in Campania. Da ieri sera, a quanto apprende l'Adnkronos, otto uomini provenienti dai comandi di Torino, Cuneo, Biella e Verbania, insieme a due autobotti e due fuoristrada sono al lavoro nell'area intorno al Vesuvio. Le squadre erano dirette in Sicilia, ma sono state dirottate nella regione campana.

PRESIDENTE PARCO VESUVIO. «Sui reali moventi di quanto avvenuto ci affidiamo naturalmente agli inquirenti, che stanno già percorrendo delle piste che per riservatezza delle indagini non possono comunicarmi. Ma è sicuro che se si è trattato di un segnale che qualcuno voleva mandare all'ente parco, noi rispondiamo che andremo avanti più forti di prima». A dirlo all'Adnkronos è il presidente del Parco nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo, spiegando che la situazione dell'incendio che da giorni sta affliggendo i versanti del vulcano «oggi volge verso un miglioramento, perché gli interventi che stanno ancora continuando stanno diminuendo di molto il fronte del fuoco». Il danno ambientale però «ormai è stato fatto e ha colpito una delle aree protette più belle del nostro paese. Questi criminali - dice Casillo - hanno compiuto un disastro ambientale e spero che vengano assicurati alla giustizia il prima possibile. Dietro questi incendi c'è un'evidente mano degli uomini, hanno appiccato il fuoco in maniera quasi scientifica per non permettere ai soccorsi di intervenire bene». Sull'adeguatezza di uomini e mezzi impegnati nelle operazioni di spegnimento dell'incendio, Casillo spiega che «come ente parco naturalmente non abbiamo competenze nello spegnimento né abbiamo disponibilità di uomini e mezzi, sono altri i soggetti che devono farlo e sono stato in contatto costante per chiedere più forze per il parco. Ma, e lo ha ribadito anche il ministro ieri, in questi giorni sul fronte incendi c'è stata una situazione veramente incredibile in tutta l'Italia al Sud ma anche al Nord, sono stati compiuti tantissimi interventi. Qui posso dire che ho visto uomini e donne che si sono dati al massimo per spegnere il fuoco, c'è solo da ringraziarli», conclude.