OTTAVIANO. «Dopo gli incendi dell’estate scorsa era necessario uno studio scientifico dettagliato per verificare gli impatti del fuoco  sulle diverse aree del Parco e i relativi habitat naturali». Così il presidente Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo, in occasione della presentazione oggi dei primi risultati degli studi del Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II per la bonifica e il recupero delle aree devastate dagli incendi del 2017. «Grazie alla Convenzione, siglata tra Ente Parco nazionale del Vesuvio e Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli “Federico II” finanziata con risorse proprie dell’Ente Parco, abbiamo investito i massimi esperti in materia che oggi hanno presentato i primi risultati dello studio che stanno approntando. Questo studio – continua Casillo – servirà ad avere le indicazioni necessarie che come Ente Parco daremo, per quanto di nostra competenza, ai proprietari dei fondi danneggiati come linee  guida da seguire per gli interventi post-incendio». 

Sin dall’autunno successivo agli incendi, molti ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie (Università di Napoli Federico II) sono stati coinvolti in un progetto volto a ridurre i rischi connessi all’uso delle aree e dei percorsi turistici e al ripristino dei servizi ecosistemici con un approccio fortemente interdisciplinare. Gli obiettivi principali del progetto di restauro ambientale sono: analisi della gravità degli incendi attraverso immagini satellitari e dati raccolti sul campo; analisi del rischio idrologico post-incendio; aggiornamento degli scenari di rischio post-incendio in seguito al cambiamento della struttura e del carico del combustibile post-incendio (ad es., biomassa legnosa bruciata, copertura di erbe e arbusti); pianificazione della gestione forestale per facilitare il recupero di specie arboree autoctone e pianificazione dei rimboschimenti mediante materiale di propagazione autoctono prodotto nei vivai locali; comunicazione alle popolazioni locali.