IL CAIRO. Una bomba è esplosa questa mattina davanti al Consolato italiano al Cairo, in Egitto, provocando la morte di un poliziotto. La fortissima esplosione si è verificata intorno alle 6:30, quando la sede diplomatica in El Galaa Street era ancora chiusa. L'esplosione ha ferito sette persone, tra cui due agenti e anche tre bambini tra gli 11 e i 13 anni. Lo riferisce il sito di notizie 'Al-Youm al'-Sabea' che pubblica i nomi dell'unica vittima finora accertata e delle persone rimaste coinvolte.

È stato un «attacco contro un obiettivo sensibile, un obiettivo simbolico, quale è una rappresentanza diplomatica che si trova al centro del Cairo, non un attacco contro l'Italia». Lo ha detto ad Aki - Adnkronos International un ufficiale della polizia egiziana che si trova presso il Consolato italiano, dove si sono recati anche il premier egiziano Ibrahim Mahlab, il ministro dell'Interno Magdy Abdel-Ghaffar e il governatore del Cairo, Galal Mustafa Saeed.

Ma per il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, «non c'è dubbio che l'obiettivo dell'attentato era il Consolato italiano», ha detto a 'Sky Tg24', aggiungendo che «la bomba è stata attivata con telecomando a distanza» e confermato che «un poliziotto egiziano è stato ucciso e uno ferito gravemente. Ferito in modo lieve anche un altro agente e cinque passanti».

«L'Italia risponderà con fermezza e senza allarmismi» ha detto il ministro, spiegando che si è trattato di un «attentato maturato nell'ambito di una sfida terroristica seria». In mattinata, il titolare della Farnesina aveva scritto su Twitter: «Non risultano vittime italiane. Vicini alle persone colpite e al personale. Italia non si fa intimidire».