BRUXELLES. Una Grexit «non può essere esclusa se non viene ricostruita la fiduca e senza un piano di riforme credibile». È il monito che è arrivato dal vicepresidente della Commissione europea con delega all'Euro, Valdis Dombrovskis, entrando all'Eurogruppo. L'uscita della Grecia dall'euro «non è il nostro obiettivo e lavoriamo per un accordo», ma, ha aggiunto, il Paese ha di fronte «sfide immense e immediate. Serve una chiara e credibile strategia per ritornare alla stabilità finanziaria e alla crescita. Molto dipenderà da cosa presenterà il governo greco, abbiamo bisogno di ricostruire la fiducia fra le nostre democrazie».

Anche il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha fatto sentire la sua voce entrando alla riunione dell'Eurogruppo. «Chiunque abbia familiarità con i Trattati europei sa che un taglio del debito cade sotto il divieto di salvataggio» ha detto Schaeuble rispondendo a chi gli chiedeva se fosse possibile una ristrutturazione del debito greco. Il ministro tedesco delle Finanze ha ricordato che il programma di salvataggio della Grecia «è scaduto da una settimana e dopo il referendum aspettiamo le nuove proposte. Il governo greco ha combattuto per non avere un programma, ma senza non possiamo aiutare la Grecia all'interno dell'eurozona».