"La coalizione anti-Is è pronta per l'offensiva, lo Stato Islamico perderà": lo ha detto Barack Obama intervenendo alla Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti ha inviato al Congresso una proposta per chiedere l’autorizzazione all’uso della forza militare contro lo Stato Islamico, che rappresenta "una grave minaccia per il popolo e la stabilità dell’Iraq, della Siria, dell’intero Medio Oriente e per la sicurezza nazionale americana. Se non verrà contrastato, porrà questa minaccia non solo nel Medio Oriente ma anche nel nostro territorio nazionale".

Al Congresso, Obama ha chiesto un mandato della durata di tre anni che non prevede limiti geografici e non esclude l’uso di truppe Usa sul campo. "Non sto chiedendo di aprire una nuova guerra come in Afghanistan o in Iraq", rassicura, "il ricorso a soldati sul campo ci sarà solo se assolutamente necessario". Obama ha ricordato come finora siano stati circa 2mila i raid della coalizione contro i militanti jihadisti: "Stiamo distruggendo le loro linee di comando, di controllo e di rifornimento", ha sottolineato il presidente Usa. "La nostra coalizione è forte la nostra causa è giusta e la nostra missione avrà successo. Saranno indeboliti e distrutti", ha aggiunto. 

Il Congresso non vota per dare una formale autorità al presidente per un’operazione militare dal 2002, quando approvò la missione in Iraq voluta da George W. Bush, in base a prove, poi rivelatesi false, sul possesso di armi di distruzione di massa da parte del regime di Saddam Hussein