Donald Trump lascia in anticipo il G7 per partire per quella che lui definisce "una missione di pace", tesa ad assicurarsi la denuclearizzazione della Corea del Nord nel vertice di Singapore con Kim Jong-un in programma martedì.

"Sono fiducioso nel vertice", ha detto il presidente, dicendosi convinto che il leader nordcoreano coglierà "l'occasione unica" e farà "una cosa positiva per il suo Paese, la sua famiglia". Rispondendo poi alle domande di giornalisti, ha sottolineato che gli "basterà un minuto per capire se Kim è serio sulla pace", altrimenti "non perderò il mio tempo".

Nel rispondere alle domande dei giornalisti, Trump ha sottolineato come l'incontro con il leader nordcoreano sia "letteralmente un territorio inesplorato". "Ma sono veramente fiducioso - ha spiegato - credo veramente che Kim voglia fare qualcosa di grande per il suo popolo ed ha questa opportunità". Un'opportunità, ha ammonito Trump, "che non gli sarà data una seconda volta". "Finora quindi tutto bene - ha concluso - vedremo quello che succederà, e lo vedremo molto presto".

RAPPORTI COMMERCIALI - "Abbiamo concluso un G7 di grande successo. Le cose cambieranno nei rapporti commerciali - ha scandito - siamo come il salvadanaio da cui chiunque può rubare: questa storia ora finisce".

L'attenzione di Trump, in un'agenda che ha toccato anche temi come "le sfide dell'immigrazione" e "la minaccia posta dall'Iran", si concentra sui rapporti commerciali tra Stati Uniti e i partner. "Abbiamo tenuto discussioni produttive sulla necessità di avere rapporti equi. Non possono imporci tariffe del 270% mentre noi non applichiamo tariffe. Questo non può funzionare più. Gli Stati Uniti sono stati penalizzati per decenni, non possiamo più consentire che questo succeda - ha sottolineato - Le tariffe scenderanno, siamo come il salvadanaio da cui chiunque può rubare: questa storia ora finisce".

"Mi sono congratulato con i leader degli altri Paesi, che sono stati capaci di concludere accordi incredibilmente vantaggiosi per loro. Non me la prendo con gli altri: i rapporti con gli altri leader sono da 10 - ha detto rispondendo a una domanda della Cnn, etichettata ancora una volta come "fake news" - Me la prendo con chi ci ha rappresentato in passato: le cose devono cambiare e cambieranno. La mia non è una speranza, le cose cambieranno al 100%".

Il discorso riguarda, nel dettaglio, i rapporti commerciali con Canada e Messico. Le trattative per il rinnovo del Nafta non hanno ancora prodotto una fumata bianca. "O arriviamo a una versione migliorata del trattato - ha affermato - oppure faremo due accordi separati con i due Paesi".

RUSSIA - Trump ha insistito nel dire che un ritorno della Russia nel gruppo dei Grandi "sarebbe una cosa positiva per la Russia, per gli Stati Uniti e per il mondo intero". Riguardo alle posizioni degli altri leader, il presidente americano ha riferito che "si è discusso, non c'è stato un voto, ad alcuni piace l'idea".

Ai giornalisti che gli ricordavano le ragioni della sospensione della Russia dal G8, in seguito all'occupazione e poi all'annessione della Crimea, Trump ha risposto: "Chiedetelo a Obama, è stato lui a permettere alla Russia di avere la Crimea, chiedete a lui perché". "Detto questo è successo tanto tempo fa", ha però poi aggiunto. E ha ribadito: "Il G8 ha molto più senso del G7".

MIGRANTI - Un passaggio della dichiarazione che il presidente degli Stati Uniti ha rilasciato prima di abbandonare il G7 in Canada è dedicato ai migranti. "Abbiamo discusso di immigrazione incontrollata e della minaccia che questo fenomeno rappresenta per la sicurezza nazionale - ha affermato - Siamo impegnati ad affrontare la sfida dell'immigrazione aiutando i migranti a rimanere e a prosperare nei loro Paesi di origine".

IRAN - Poi l'Iran e il nucleare. "Le nazioni del G7 continuano ad essere impegnate nel controllo delle ambizioni nucleari dell'Iran. Con o senza di loro, queste ambizioni saranno controllate" ha detto Trump, esprimendosi così sulla ''minaccia rappresentata dall'Iran'', uno dei temi toccati nel G7 in corso a Charlevoix.

"Le nazioni del G7 sono legate da valori condivisi e convinzioni, questo è emerso in maniera forte e chiara. Ciascuna delle nostre nazioni è totalmente unica, ma possiamo coordinarci per il bene comune. Siamo legati nel grande sforzo di costruire un mondo più pacifico e prospero", dice il presidente americano.