"In questi giorni tutta la discussione politica è al nostro interno, ma il mondo fuori da qui non è interessato alle nostre discussioni. Vuole sapere se può avere risposte dall'Italia". Lo ha detto Matteo Renzi a Classe democratica.

"Il mondo fuori da qui non è preoccupato del nostro ombelico", ha sottolineato Renzi. Poi a chiare lettere ha scandito: ''Quelli che oggi chiedono rispetto della storia del centrosinistra e dell'Ulivo sono quelli che hanno distrutto centrosinistra e Ulivo, consegnando l'Italia a Berlusconi".

"L'Italia - ha avvertito Renzi - ha vissuto per 20 anni come sotto un sortilegio: 'non si può far niente. E' tutto già scritto'. E questo incantesimo lo abbiamo prodotto anche noi quando siamo andati a governare come centrosinistra. Perché oltre a fare cose belle, dal giorno dopo hanno cominciato a dividersi e a litigare, tanto è vero che quelli che oggi mi vogliono dare lezioni e chiedono più rispetto per la storia dell'Ulivo sono quelli che hanno distrutto l'Ulivo consegnando per 20 anni l'Italia a Berlusconi. Quando tocca a noi governare bisogna governare".

E "chi vuole mandarmi a casa fa bene a fare questa battaglia dentro il partito. Se perdo il congresso, resterò lealmente a dare una mano a chi lo vince. Se lo vinco, mi aspetto la stessa lealtà".

Il premier è anche tornato a difendere lo strumento delle primarie. "Non si usino questi ricorsi'' alle primarie del Pd di Napoli "come scusa per chi ha perso per dire che ha vinto... - ha detto - L'alternativa alle primarie sono i capibastone di una volta... Farne a meno, significa fare un passo indietro. Mettere in discussione il principio delle primarie offende non il Pd ma la democrazia".

"Esiste un disegno per screditare le primarie come strumento... - ha denunciato Renzi - Se io sono qui è perché ho vinto le primarie del 2013. Ma se sono qui è perché ho saputo perdere quelle del 2012. Poi sento dire che se ci vanno troppe persone votano i cinesi, se ce ne vanno poche sono un fallimento... ma fatevele voi le primarie".