NAPOLI. L'ex premier Silvio Berlusconi e l'ex direttore de l'Avanti Valter Lavitola sono stati condannati alla pena di 3 anni di reclusione dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Napoli. Si chiude così il processo sulla presunta compravendita di senatori che sarebbe stata messa in atto da Berlusconi per far cadere il Governo Prodi nel 2008. Per entrambi gli imputati l'accusa era di corruzione. I pm della Procura di Napoli avevano chiesto la pena di 5 anni di reclusione per Berlusconi e di 4 anni e 4 mesi per Lavitola.

"Un processo politico, nato come tale e portato avanti con un teorema precostituito si conclude nel peggiore dei modi. Questa non è giustizia ma il suo esatto contrario. Quello che accade da vent'anni a questa parte al presidente Berlusconi è inaccettabile e non smetteremo mai di denunciarlo". Lo afferma, in una nota, la deputata e responsabile comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini. 

'Non c'e' stata corruttela, semmai si e' trattato di un finanziamento' Napoli, 8 lug. (Adnkronos) - "Siamo convinti che in appello e in Cassazione ci sarà l'assoluzione nel merito. Decideremo se rinunciare alla prescrizione quando questa maturerà, il prossimo 6 novembre". Questo il primo commento di Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, dopo la lettura della sentenza che condanna l'ex premier e Valter Lavitola a tre anni di reclusione per corruzione. "Non c'è stata corruttela", ha aggiunto Ghedini riferendosi ai soldi che sarebbero stati elargiti a Sergio De Gregorio per passare al centrodestra e far cadere il Governo Prodi nel 2008, "semmai -ha concluso- si è trattato di un finanziamento".