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28 Maggio 2018 - 18:10
Il leader pentastellato chiama alla mobilitazione
Luigi Di Maio chiama alla mobilitazione e annuncia un "grande evento" per il 2 giugno a Roma. "Quella di ieri sera è stata la notte più buia della democrazia italiana", con "il Presidente che ha deciso di scavalcare le sue prerogative costituzionali e di non fare andare al governo una forza politica che ha preso 11 milioni di voti. Un governo che avrebbe avuto la maggioranza assoluta grazie al contratto siglato con la Lega" afferma il capo politico M5S in un video postato su Facebook.
"Al governo Mattarella ha deciso di mettere dei tecnici che non hanno mai preso un voto, guidati da Cottarelli, con la sicurezza che non avranno nessuna maggioranza in Parlamento. Quindi avremo un governo non solo non votato dal popolo, ma nemmeno dal Parlamento: un vergognoso unicum nella storia della Repubblica" dice Di Maio, che invita anche a una campagna social, al grido di 'il mio voto conta': "So che siete incazzati, ho ricevuto migliaia di messaggi in queste ore. Non possiamo rimanere a guardare, né farci anestetizzare dai media. Dobbiamo reagire subito e con fermezza. Io oggi appenderò una bandiera italiana fuori dalla mia finestra, affinché tutti la possano vedere: vi chiedo di fare altrettanto".
"La situazione è molto grave, gravissima - scandisce - Ieri si è sancito il concetto che puoi fare il ministro anche se sei un condannato, un indagato per mafia, per corruzione, uno che va a prostitute, ma guai se critichi l'Europa. Il voto degli italiani è stato totalmente svuotato dai suoi valori e questo non è accettabile".
Poi, parlando con i cronisti alla Camera dopo aver incontrato Matteo Salvini, il capo politico del M5S spiega: "Lavoriamo per far partire le commissioni parlamentari e iniziare a realizzare il contratto di governo dal Parlamento. Finché non si va al voto il Parlamento ha un'unica maggioranza, M5S-Lega, e un contratto di governo da realizzare". "Domani - annuncia - si incontrano i capigruppo di Lega e Cinque stelle per far partire le commissioni".
"La prima cosa che chiediamo è andare al voto il prima possibile" sottolinea con i giornalisti. Anche ad agosto? "Il prima possibile", ribadisce il leader M5S.
Come 5 Stelle, aggiunge, "siamo totalmente convinti di andare avanti sull'impeachment" nei confronti del presidente Sergio Mattarella ma "aspettiamo ancora qualche giorno perché un'altra ragione per promuoverlo è che si manda alle Camere un governo che non ha la maggioranza. Una cosa assurda".
"Sono stato un profondo estimatore di Mattarella e sono veramente deluso - rimarca ancora - Il governo del cambiamento era pronto ed è stata un atto ignobile non aver consentito" che partisse. "La verità - aggiunge - è che andrebbe messo in stato d'accusa qualche consigliere di Mattarella ma non esiste questo istituto...".
Quanto a un'alleanza con la Lega alle prossime elezioni, è "prematuro parlarne ora" dice Di Maio.
LE REGOLE 5S - Le nuove regole del M5S, varate il 30 dicembre scorso, spianano la strada a un'eventuale alleanza con la Lega. O meglio, non frappongono nessun ostacolo. Nello Statuto e nel Codice etico del Movimento, infatti, è venuto meno l'obbligo di non stringere alleanze, un 'paletto' che in passato era costato addirittura l’espulsione ad alcuni iscritti per aver anche solo proposto intese con altre forze politiche.
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