Scintille nel Movimento Cinque Stelle, dopo che la senatrice pentastellata Elena Fattori ha annunciato il voto in dissenso dal suo Gruppo sull'emendamento al milleproroghe che fa slittare di un anno l'obbligo vaccinale per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia. "Questo Parlamento è sovrano ed è libero di fare le sue scelte come ha fatto tante volte, su Stamina e su tanti provvedimenti su cui avremmo potuto tutelare la salute dei più piccini - ha detto in Aula, a Palazzo Madama, Fattori -. Ovviamente io rispetto la scelta del Gruppo cui appartengo e del Parlamento, ma per storia personale, professionale e, dolorosamente, di madre, non posso fare altro che dissociarmi dal mio Gruppo ed esprimere un indignato voto contrario".

La senatrice ha sottolineato che "l'Istituto superiore di sanità oggi ha affermato che bimbi a rischio vero di esclusione scolastica sono circa 10.000, quindi non stiamo parlando di conciliare la frequenza scolastica con la salute. Inoltre questo provvedimento non ha nessuna possibilità di aumentare le coperture vaccinali, come abbiamo sempre dichiarato come MoVimento 5 Stelle".

Con l'approvazione di oggi in Senato, l'obbligo di presentare i certificati di avvenuta vaccinazione per l'iscrizione scolastica dei bimbi da 0 a 6 anni slitta così al 2019. L'Aula di Palazzo Madama ha infatti approvato gli emendamenti identici M5s-Lega che rinviano l'applicazione dell'obbligo al 2019-20. Gli emendamenti, che modificano la legge Lorenzin sull'obbligo vaccinale, erano stati precedentemente presentati e approvati in Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama.