«Si è fatto bene a bloccare gli sbarchi. Non c'è divisione nel Pd su questa cosa. È ovvio che ci sono opinioni diverse, ma sulla sostanza non ci sono divisioni». Così Matteo Renzi, alla Festa dell’Unità di Bologna. Il segretario Pd ha ribadito che serve aiutare gli immigrati «davvero a casa loro: si può fare».

«Chi parte e sta in mare, non è che fa i discorsi “io li lascio affogare e chi se ne frega". Noi siamo l'Italia, chi sta affogando si prende e si salva. Non è una scelta libera: non salvarli vuol dire non essere umani - ha scandito - Abbiamo bisogno di una visione molto seria, c'è un limite massimo di persone che puoi accogliere, è impensabile che tu possa accogliere tutti. Devi salvarli tutti te, ma non puoi aiutarli tutti te».

«Aiutiamoli davvero a casa loro» ha ripetuto Renzi ricordando che «la questione immigrazione c'è sempre stata. Non credete a quello che vi dicono che è solo di oggi», serve aiutarli «nei Paesi di origine, investire in Africa. Si può fare non solo con le grandi aziende, ma con la cooperazione, con gli investimenti nei luoghi di origine».

Il leader Pd ha parlato anche di Grillo e vaccini («ma perché devo credere a un guru di Genova e non a quello che dicevano la Montalcini e Veronesi?») e di Salvini («combattere i populismi con Salvini è come mettere Dracula a guidare l'Avis»).

Sull'ipotesi di un referendum sull'euro Renzi non si è lasciato sfuggire una battuta: «La parola referendum... per 72-73 anni, anche basta!». Un'altra l'ha riservata rispetto a un eventuale referendum sulla divisione tra Emilia e Romagna, proposta avanzata dalla Lega: «A furia di volere secessioni, uno ci prende gusto. Poi vorranno dividere Emi e Lia, e Ro e Magna, e del resto a Roma hanno magnato, come dimostra una recente sentenza».

È tornato poi sul caso Consip. «Io sono qui per dire che non ce ne siamo dimenticati. Vogliamo la verità e non ci fermeremo finché i responsabili della falsificazione delle prove non saranno davanti ai tribunali. Chi ha fabbricato prove false prima o poi verrà fuori: avviso ai naviganti», ha detto Renzi.

Quanto al Pd, «noi siamo il polo del buon senso e della ragionevolezza. Noi siamo il buon senso contro gli estremisti» ha rimarcato, con un auspicio: «Vorrei che il Pd stesse in mezzo alla gente e non in mezzo ai litigi di palazzo. Vorrei che il Pd fosse capace di ascoltare».

«Bisogna vincere le elezioni perché se non le vinciamo noi ci sono gli estremisti e i populisti - ha concluso - Quindi il tempo delle vacanze è finito, tutti a lavorare e cerchiamo di portare avanti questo Paese».