ROMA. Quadra trovata sulla prescrizione, dopo il vertice a Palazzo Chigi durato meno di un’ora tra il premier Conte, i due viceministri Salvini e Di Maio e il guardasigilli Bonafede. Dopo giorni di tira e molla sull’emendamento voluto dai Cinquestelle e che prevede il blocco della prescrizione dopo la sentenza di primo grado (sia in caso di condanna sia di assoluzione) la prescrizione entra subito nel ddl anticorruzione, ma sarà in vigore tra un anno. Contemporaneamente, si approva un disegno di legge delega a Bonafede per riformare il processo penale. La riforma della prescrizione, ha annunciato Bonafede, andrà in Aula la settimana prossima. Per il vicepremier Matteo Salvini «la mediazione è stata positiva» ma ha avvisato: «Accordo trovato, ma solo con tempi certi». Al termine del vertice, Salvini ha ribadito inoltre la necessità di avere tempi brevi per i processi. «In galera i colpevoli, libertà per gli innocenti» ha sottolineato. Il titolare del Viminale ha spiegato che la norma sulla prescrizione «sarà nel ddl ma entrerà in vigore da gennaio del 2020 quando sarà approvata la riforma del processo penale».

Intanto, l'Unione delle Camere Penali ha proclamato, in segno di protesta, quattro giorni di sciopero dal 20 al 23 novembre prossimi.