NAPOLI. È sontro sul rischio brogli alle primarie del centrosinistra. A denunciare il possibile inquinamento del voto è uno dei candidati targati Pd, Marco Sarracino, per il quale «la proposta della maggioranza di fissare in 85 il numero dei seggi per le primarie del 6 marzo è spropositata, se si considera che, meno di un anno fa, per le regionali, i seggi in città furono la metà (45). Un numero elevato che rende difficile il controllo democratico del voto, ed in alcuni casi praticamente impossibile, visto che sono state proposte sedi risultanti come caf, studi professionali privati, bar o pizzerie: luoghi nei quali, secondo il regolamento delle primarie, non è possibile insediare seggi. Alcune di queste sedi, inoltre, sono in zone difficilmente raggiungibili». Di qui la richiesta di Sarracino che la commissione sia davvero garante della competizione e fissi non solo un numero ragionevole di seggi, ma li insedi in luoghi “istituzionali”: sedi del partito, scuole private, associazioni note e unanimamente riconosciute come vicine al Partito democratico. E al centrosinistra. Solo così sarà possibile ridurre al minimo i tentativi di inquinamento del voto. Se invece, si dovesse procedere su questa strada, il Partito Democratico napoletano e nazionale si assumesse la responsabilità di replicare quanto accaduto nel 2011». A Sarracino replica Giovanni Iacone, presidente della commissione per le primarie del centrosinistra a Napoli: «La commissione per le primarie del centrosinistra ha fatto uno sforzo notevole per garantire la massima partecipazione dei cittadini alle imminenti consultazioni.  dichiara Iacone. Che aggiunge: «Abbiamo fatto un lavoro che ha innanzitutto logica. Considerando le prospettive di voto, infatti, abbiamo calcolato voteranno tra le 40.000 e le 50.000 persone, per questo motivo la suddivisione su circa 80 seggi comporterà che in ciascun seggio potranno recarsi a votare circa 500
persone, il limite minimo per garantire la regolarità del voto. Non esiste alcun bar, ristorante o pizzeria in cui siano stati previsti
nostri seggi. In ogni caso - conclude Iacone - ho chiesto al candidato Sarracino di incontrarci domani per verificare con lui il lavoro fatto e le criticità che lamenta. La regolarità del voto non si misura di certo in base al numero dei seggi, ma solo organizzando ogni cosa a dovere».