ROMA. "Sono un po' stanchino, ma gasatissimo, perché questa rimonta spettacolare possiamo portarla a casa. Siamo alle 48 ore decisive che possono cambiare il futuro dei nostri figli". E' quanto ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aprendo il comizio finale della campagna referendaria in una affollatissima piazza della Signoria a Firenze. "Questo non è il voto dei brogli, è il voto degli italiani, non dovete avere paura del voto dell'Italia". Ad ascoltarlo, tra gli altri, la moglie Agnese Landini, il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia e il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi che si è intrattenuta a colloquio con il sindaco Dario Nardella. "Il sì non serve a rafforzare il governo, serve a rafforzare l'Italia" ha detto Renzi.

"Piazza della Signoria è magnifica, fa impressione vista qui dal palco" ha detto. "Questa immagine riempie il cuore di brividi, di emozioni, non solo di freddo". Il presidente del Consiglio ha ricordato anche che il giorno in cui si svolge stasera il comizio richiama due ricorrenze: il 2 dicembre di dieci ani fa moriva un noto militante della sinistra, Emanuele Auzzi, all'epoca segretario provinciale Ds, e 2 dicembre 2012 lo stesso Renzi fu sconfitto da Pierluigi Bersani alle primarie del Pd. La sera del referendum, "invece di fare i collegamenti dalle sedi dei partiti, fossi nei direttori dei Tg farei un collegamento con la sede del Cnel, dove saranno lì a stappare le bottiglie di spumante sperando che sia il no a vincere". Quattro anni dopo la sconfitta della primarie, quando "eravamo tutti a dire è finita, guardate cosa è accaduto. L'Italia è un Paese più giusto, quello che sembrava impossibile, lontanissimo, la riforma costituzionale è una possibilità".

GRILLO. "Siamo un Paese spaccato in due sia che si vinca sia che si perda, ma noi andremo avanti". Così Beppe Grillo dal palco di piazza San Carlo a Torino dove il M5S chiude la campagna elettorale a sostegno del no al referendum di domenica. "Siamo in una stasi mentale, in una situazione neurogastrologica", ha aggiunto. "Se in questi 35 anni non avessi avuto la gastrite che non mi lasciava dormire la notte, se fossi stato bene, non sarebbe nato il Movimento"."Il No è la nuova forma di politica pura, è un No da cercare dentro di noi, non solo sulla scheda elettorale" conclude Grillo.