Dopo una breve riunione durata 20 minuti appena nel pomeriggio, è ripreso in serata a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. Sul tavolo, tra le altre cose, il dl sicurezza bis voluto da Matteo Salvini e il decreto famiglia e natalità scritto da Luigi Di Maio. Ma entrambi i provvedimenti, salvo improbabili colpi di scena, dovrebbero approdare sul tavolo solo per un primo esame delle norme, dunque non per ottenere il disco verde. All'odg figurano anche le intese sulle autonomie, ma pure su questo fronte il Cdm dovrebbe limitarsi ad aggiornare l'iter del provvedimento.

NOMINE - Intanto il Consiglio dei ministri ha proceduto alle nomine sul tavolo: a capo della Guardia di Finanza è stato nominato Giuseppe Zafarana, segretario generale della Ragioneria dello Stato Biagio Mazzotta e Pasquale Tridico è stato designato a capo dell'Inps.

Intanto resta alta la tensione nel governo. "Attenzione, lo dico a tutti, in particolare alla forze politiche che sostengono questo governo: quando la dialettica trascende fino a coinvolgere il presidente del Consiglio fino a mettere in dubbio la mia imparzialità, diventa non grave ma gravissimo" dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte rispondendo a margine della sua visita nelle zone terremotate del Centro Italia, a una domanda sulle dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, che in un'intervista a 'La Stampa' l'ha accusato di non essere più super partes.

"Vorrei chiarire che il premier, sin dal principio di questa competizione elettorale, è rimasto sempre al di fuori della dialettica - avverte Conte - questo ci tengo a precisarlo perché non troverete mai una mia dichiarazione a favore di una forza politica o dell'altra. Adesso nel rush finale vedo che le reazioni emotive si sono fatte più accese".

"C'è una grammatica costituzionale, se si mette in dubbio l'operato del presidente del Consiglio - spiega ancora il premier -. Noi dobbiamo fidarci, siamo il governo del cambiamento che rifugge le opacità della vecchia politica. Se si mette in dubbio l'operato del sottoscritto, si indebolisce l'azione del governo, allora bisogna farlo in base a percorsi chiari e trasparenti, nelle sedi opportune, le sedi ufficiali sono il Cdm e in prospettiva il Parlamento".

CONTE SU FB - "Non possiamo accettare allusioni, insinuazioni affidate alla stampa o a un mezzo video sui Facebook - dice ancora il presidente del Consiglio - bisogna affrontarla in maniera chiara se si mette in discussione questo" e "la grammatica costituzionale prevede che chi lo fa se ne assume la responsabilità: non possiamo dare agli italiani un'immagine di piena coesione - in uno degli ultimi Cdm all'unanimità è stata ribadita la fiducia nel mio operato - e poi, a pochi giorni di distanza, mettere in discussione" il premier "in termini di imparzialità".

TONINELLI - E sarà un cdm nel quale, dice il ministro delle Infrastrutture Toninelli, "sono convinto che se ne parlerà" dell'attacco al premier. "Guai ad attaccare un presidente del Consiglio come Conte, che tiene insieme due forze politiche differenti".