Lo stralcio della stepchild adoption non è sufficiente, occorre evitare ogni equiparazione tra le unioni civili e il matrimonio. Lo ha affermato la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, presente oggi all'incontro del presidente della Repubblica con i pazienti e il personale della Fondazione Santa Lucia.

Lo stralcio della stepchild adoption dal maxiemendamento sul ddl sulle unioni civili domani in Senato per il voto di fiducia "è sicuramente un fatto importantissimo, un elemento di grande buonsenso perché nella stepchild c'era il tema dell'apertura alla maternità surrogata e all'utero in affitto, un tema oggettivamente insopportabile. Ora i membri del Pd e del mio partito stanno lavorando per cercare di vedere come costruire questo emendamento, in modo tale che non ci siano quelle equiparazioni al matrimonio che riteniamo incostituzionali".

Poco dopo però Lorenzin precisa: "Sono contenta del lavoro fatto in questi giorni e per lo stralcio della stepchild adoption. Spero si stia lavorando anche a limare quelle parti che possono portare a elementi di incostituzionalità. Non ci sono strappi da consumare. Sono fiduciosa''.

Il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Luciano Pizzetti, conversando con i giornalisti a Palazzo Madama, ha assicurato che si procederà così come era previsto e non ci sarà "nessun altro cambiamento a parto lo stralcio delle adozioni".

"Nessun slittamento rispetto al termine per la presentazione del maxiemendamento sulle unioni civili, rispetto a quanto si era prospettato, cioè per questo pomeriggio. Il voto della fiducia e del provvedimento avverrà entro domani", ha spiegato Pizzetti. "L'emendamento affronta il tema delle adozioni cosi come era previsto - ha sottolineato Pizzetti - ma non introduce altri argomenti, come quelli proposti dal ministro Lorenzin". "Non c'è alcun allargamento del fronte degli espungimenti al testo. La Lorenzin non deve chiedere altro", ha concluso il sottosegretario.