NAPOLI. Per il completamento delle opere da realizzare nell’area ex Italsider di Bagnoli servono complessivamente 1,2 miliardi di euro tra bonifica a mare, realizzazione delle infrastrutture, realizzazione del Parco urbano e waterfront. A dirlo il sindaco di Napoli, nonché commissario straordinario per l’area, Gaetano Manfredi, nelle comunicazioni al consiglio comunale sullo stato di avanzamento dei lavori nella zona. «Per la parte stradale, fognaria e distribuzione idrica ci sono i progetti esecutivi ma non c’è la copertura finanziaria, abbiamo i progetti ma non le risorse». Per la sola bonifica a mare servono 650 milioni e ci voglino risorse aggiuntive he possono essere nazionali, europee o provenienti dal Fondo sviluppo e coesione. Di questa cosa di parlerà nella prossima cabina di regia con il ministro per il Sud, Raffaele Fitto, che, spiega il primo cittadino, «potrebbe essere convocata nelle prossime settimane, stiamo definendo la data. Quella delle risorse è materia competenza del ministro. Credo che trovare i soldi per Bagnoli sia una priorità, parliamo della bonifica a mare più ampia mai realizzata in Europa».
LA QUESTIONE DELLA COLMATA. Il progetto di bonifica e di rigenerazione di Bagnoli prevede la completa rimozione della colmata, ma sono allo studio anche la possibilità di una rimozione parziale o il mantenimento della colmata sigillandola per evitare rischi ambientali. «È una valutazione che va fatta di concerto con i cittadini per capire quale sia la cosa più conveniente da fare partendo, anche perché sulla sicurezza ambientali non bisogna fare compromessi. La rimozione, per questo, non ha solo risvolti economici ma anche ambientali visto che si parla di una movimentazione di oltre un milione di metri cubi di materiale che va smaltito e il cui trasferimento è previsto via terra su camion che attraverseranno la città». Manfredi ricorda anche «i terreni saranno venduti ai privati e questo determinerà un incasso da parte del Governo perché questi sono fondi governativi, è Invitalia l’interlocutore naturale». Manfredi evidenzia anche che «nelle prossime gare ci sarà un vincolo perché una quota parte della forza lavoro utilizzata possa essere del territorio e della città». Occorreva, però, trovare una formula giuridica che è stata individuata da un gruppo di lavoro con l’Università Federico II di Napoli e che sarà dunque «inserita nelle prossime gare». Tirando le somme Dal punto di vista delle attività tecniche, ha proseguito Manfredi, «l’unico appalto affidato e avviato era la bonifica dell’amianto, con inizio lavori a luglio 2020 e ora in fase di collaudo. Abbiamo affidato insieme a Invitalia la bonifica del Parco dello Sport, i cui lavori sono partiti a ottobre scorso e che in 18 mesi dovrebbero essere realizzati. Sono stati completati i progetti di bonifica, la gara e l’aggiudicazione per il lotto fondiario Parco dello Sport, Parco Urbano e il sedime delle infrastrutture. Pensiamo che nel primo semestre del 2024, probabilmente tra marzo e aprile, saremo in grado di consegnare i lavori. Questo significa che in tutti gli spazi a terra partono le bonifiche».