GIUGLIANO . «È un momento di grande importanza perché interveniamo su uno dei simboli degli intrecci tra malaffare e interessi economici e della subalternità della Campania e del Mezzogiorno». A dirlo, nel corso dell'avvio dei lavori di messa in sicurezza della discarica ex Resit di Giugliano, è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. «Questa opera si unisce alla bonifica di 48 siti che al 70 per cento è già completata e che sarà conclusa entro la fine dell'anno. Il tutto si inserisce nell'ambito di un piano complessivo per rendere la Campania autonoma nel ciclo di gestione dei rifiuti - dice De Luca -. Il piano prevede, oltre alla bonifica dei siti e allo smaltimento delle ecoballe, l'incremento della raccolta differenziata fino al 65 per cento su base regionale e la costruzione di dieci impianti di compostaggio per evitare di continuare a mandare, come accade ora, l'umido fuori regione a costi tra i 160 e i 190 euro a tonnellata. La messa in sicurezza di un'area come,questa che contiene un milione di tonnellate di rifiuti, di cui un terzo pericolosi, è un'autentica impresa, pari a quella della rimozione delle ecoballe. Una volta risanata quest'area, sorgerà un parco pubblico sul quale ragioneremo per affidarlo al Comune o ai Comuni della zona».