ROMA. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a palazzo Chigi Daniela Di Maggio, la madre di Giovanbattista Cutolo, il musicista ucciso a Napoli la scorsa settimana. In mattinata, intervenendo Morning News, la donna aveva anticipato che avrebbe chiesto alla premier «che questa legge sciatta che non dà sentenze importanti e meritevoli quando c’è un crimine efferato dei minorenni, venga completamente cambiata ma subito, senza processi burocratici lunghissimi, senza lentezze, in maniera veloce. Tutto questo è impossibile questa persona deve avere una pena memorabile, l’ergastolo, ha fatto un crimine efferato. Il ministro Salvini si sta già muovendo e con la premier parleremo di tutto questo, è l’unico sollievo per il mio dolore». E ancora: «Mi ha chiamata Alessandro Siani, rappresenta la Napoli bella degli anni ’80, quando avevamo come riferimenti Massimo Troisi e Pino Daniele, ma anche Totò… i nostri miti erano quelli, oggi i miti sono i trappper e i rapper che fanno canzoni oscene, non tutti ovviamente, ma andrebbe fatto un osservatorio su questi testi violenti scritti da questi individui che incitano alla violenza».

Molto colpita dall’incontro la presidente del Consiglio che, nella conferenza stampa dopo l’approvazione del decreto Caivano, è chiara: «Abbiamo visto a Napoli il terribile omicidio di Giovanbattista Cutolo, ho incontrato sua mamma Daniela e sono davvero molto colpita dalla forza di questa donna, dalla sua reazione di fronte alla cosa peggiore che ti possa capitare nella vita. Per Giovanbattista Cutolo che muore in quel modo incredibile nel tentativo di sedare una rissa, noi come Governo intendiamo proporre la medaglia d’oro al valor civile, una delle richieste che la mamma ha fatto e la considero assolutamente doverosa». E su Facebook aveva sottolineato che «anche per lei abbiamo deciso una stretta per gli under 18 che delinquono, per limitarne il più possibile l’attitudine criminale».

«Hanno ucciso il bello della nostra città. Un giovane che suonava il corno e per mantenersi agli studi faceva anche il cameriere. Abbiamo il dovere di non rendere inutile il sacrificio di questo ragazzo e dare un senso al dolore della famiglia» è il ricordo che il deputato Francesco Emilio Borrelli ha dedicato in Parlamento a Giovanbattista Cutolo. «Per questo è necessario non solo modificare le norme con pene severe e senza sconti ma anche aumentare gli assistenti sociali e le scuole aperte - ha sottolineato - L'assassino girava per strada di notte con una pistola pur avendo dei precedenti anche per tentato omicidio. Chi ha permesso che potesse continuare a delinquere? Come è possibile commettere tali delitti a pochi metri dalla Questura, dal Comune e dalla Prefettura?».

Il tutto mentre il Consiglio comunale di Napoli ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Giovanbattista Cutolo. «C'è un'eccessiva disponibilità di armi soprattutto da parte dei minorenni, è un'emergenza a cui bisogna dare risposte, ma dall'altro bisogna creare occupazione, crescita, lavorare sui temi sociali» ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. «Come Comune, malgrado le grandi difficoltà da cui siamo partiti abbiamo, abbiamo assunto assistenti sociali, più maestre, educatori proprio per potenziare i servizi e fare in modo che le azioni di supporto di servizio sociale che sono indispensabili vengano rafforzate. Le persone stanno lavorando hanno preso in carico tanti minori e la piattaforma sulla dispersione lavora a pieno regime. Ci rendiamo conto che si deve fare di più, ma quello che dobbiamo fare lo stiamo facendo» ha spiegato.