NAPOLI.  «Abbiamo avviato a Napoli la più grande infrastruttura culturale d'Europa: l'Albergo dei Poveri, costruito da Carlo III di Borbone, era un vecchio progetto di cui si parla da 40/50 anni, un edificio di 140 mila metri quadrati, il più grande edificio pubblico d'Europa. Abbiamo aperto il cantiere la scorsa settimana con 130 milioni di euro di investimento, di cui 100 erano stati già predisposti ma altri 30 li ho portati io. Il tutto anche con la collaborazione del sindaco Gaetano Manfredi». A dirlo il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, alla festa de Il Riformista. «Lì realizzeremo il raddoppio del Mann e faremo una grande public library come luogo di incontro dei giovani, multimediale, con una sala cinematografica e con la possibilità di fare teatro. Porteremo la Scuola di archeologia della Federico II, che è un'eccellenza, e le scuole di restauro con anche uno studentato. Questo è cantiere che c'è e nel 2026 i lavori sono conclusi».

Sangiuliano ricorda di avere dato l'ok a uno stanziamento «per fare ristrutturazioni che sono urgenti anche all'interno del Maschio Angioino. Il ministero della Cultura comprerà l'edificio del Monte di Pietà che si trova nel cuore di Napoli - fra poche settimane ci sarà il rogito - e là faremo un grande museo. Poi quello dedicato a Enrico Caruso. E  c'è stata una mano fatata che ha spostato a Napoli la Conferenza mondiale dell'Unesco che si doveva tenere a Firenze. Ho personalmente portato alcuni esponenti del vertice dell'Unesco nei Campi Flegrei a Pozzuoli per raccontare che cos'è il fenomeno del bradisismo e riprendere un antico progetto che vuole ricomprendere tra i siti Unesco i Campi Flegrei che sono un'area di grande testimonianza storica del nostro territorio».

Poi una replica al governatore Vincenzo De Luca: «A me diverte molto, fa il battutista e ci fa divertire tantissimo. Fa un'ottima imitazione di Crozza che fa un'ottima imitazione di De Luca che fa a sua volta Crozza. È un movimento circolare. Mi sembra un po' Wanda Osiris, gli piace scendere lo scalone e avere l'applauso. Io ministro delle “cerimonie"? Direi proprio no, se andiamo alla Floridiana, all'Albergo dei Poveri, in via Tribunali o al Museo sono stati fatti concreti, non cerimonie. Non replico mai quando mi attaccano o inventano a volte delle cose, al limite ispirandomi a Renzi faccio querele e qualcuna la cominciamo a vincere, sul conto corrente sono fermo a 40mila euro e speriamo di poter incrementare. Se fossi De Luca mi occuperei più degli ospedali della Campania, perché non Sangiuliano ma grandi istituzioni di analisi e tante associazioni che si occupano di monitorare la sanità dicono che un cittadino su due in Campania non si cura adeguatamente. Fossi in De Luca mi occuperei di questo o lo porterei un giorno sulla Circumvesuviana che è una cosa inenarrabile».