Marina Confalone per “Il vizio della speranza" ha vinto il David di Donatello per la miglior attrice non protagonista. Il David per la migliore fotografia è andato invece a Nicolaj Bruel per “Dogman". Sono stati i primi due premi consegnati nella cerimonia in diretta su Rai1. La Confalone ritirando il premio ha detto: «Il regista Edoardo de Angelis ha raccontato la nostra terra, la Campania, dedico il premio alla nostra terra e ai napoletani di buona volontà». La serata si è aperta con un montaggio di scene dei film in lizza sulle note di “We are the champions". «Voi siete i campioni di questa stagione cinematografica» ha esordito indicando i candidati ai David seduti in platea Carlo Conti, conduttore per il secondo anno consecutivo della cerimonia trasmessa in diretta in prima serata su Rai1. ​

IL TRIBUTO COMMOSSO A ENNIO FANTASTICHINI. Il David di Donatello 2019 per il miglior attore non protagonista è stato assegnato a Edoardo Pesce per “Dogman". Pesce ha prevalso sugli altri candidati: Massimo Ghini per “A casa tutti bene", Valerio Mastandrea per “Ride", Fabrizio Bentivoglio per “Loro" ed Ennio Fantastichini per “Fabrizio De André - Principe libero" Proprio a quest'ultimo, scomparso lo scorso dicembre, la platea dei David ha voluto tributare un lungo applauso, sottolineato anche dal conduttore della cerimonia trasmessa in diretta su Rai1, Carlo Conti. 

STANDING OVATION PER BENIGNI E PREMIO ALLA CARRIERA A TIM BURTON. Standing ovation della platea dei David di Donatello per Roberto Benigni. Il premio Oscar toscano è salito sul palco per uno dei momenti più attesi della serata: la consegna a Tim Burton del David alla Carriera. «Ricevere questo premio da Roberto è uno dei più grandi onori della mia vita», ha detto Burton. Mentre Benigni, dopo aver elogiato il collega americano e i David che «diventano sempre più grandi», si è detto «lieto di essere tornato al cinema dopo tanti anni con il Pinocchio di un altro grande regista immaginifico come Matteo Garrone (nei panni di Geppetto, ndr.)» e, con la complicità del conduttore della serata Carlo Conti, è stato omaggiato con una standing ovation. 

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA. Elena Sofia Ricci per il film “Loro" di Paolo Sorrentino, dove ha interpretato Veronica Lario, si è aggiudicata il David di Donatello 2019 alla miglior attrice protagonista. L'attrice ha prevalso sulle altre candidate: Marianna Fontana per “Capri Revolution", Pina Turco per “Il vizio della speranza", Alba Rohrwacher per ‘Troppa grazia" e Anna Foglietta per “Un giorno all'improvviso". «Grazie a chi è riuscito a trasformarmi in un'altra, ad un regista che manca qui stasera (non ha ricevuto la candidatura per il miglior film o miglior regia, ndr) grazie di cuore Paolo Sorrentino», ha detto l'attrice commossa fino alle lacrime prima di dedicare il premio alle sue due figlie.

MIGLIOR DOCUMENTARIO. “Santiago, Italia" di Nanni Moretti si è aggiudicato il David di Donatello per il miglior documentario. Moretti ha ricevuto il suo nono David su 44 candidature. «Sono contento di ricevere questo David per questa bella storia italiana di accoglienza», ha detto il regista. 

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA. Alessandro Borghi conquista il suo primo David di Donatello 2019 per il miglior attore per la sua apprezzatissima interpretazione di Stefano Cucchi nel film “Sulla mia pelle". Borghi, commosso, ha ringraziato «la famiglia Cucchi e le persone che mi sono state vicine durante la lavorazione di questo film che non è stato facile affrontare. Questo premio - ha aggiunto l'attore - è di Stefano Cucchi e voglio dedicarlo a tutti gli essere umani che devono essere considerati uguali a prescindere da tutto». Borghi ha avuto la meglio sugli altri candidati: Marcello Fonte per “Dogman", Riccardo Scamarcio per “Euforia", Luca Marinelli per “Fabrizio De André - Principe libero" e Toni Servillo per “Loro". 

MIGLIORE REGIA. Matteo Garrone con 'Dogman' ha vinto il David di Donatello 2019 per la migliore regia. Garrone è stato preferito agli altri candidati: Mario Martone per 'Capri Revolu-tion', Luca Guadagnino per 'Chiamami col tuo nome', Valeria Golino per 'Euforia' e Alice Rohrwacher per 'Lazzaro felice'.