di Roberta D’Agostino

NAPOLI. Le parole di Mauro Felicori, commissario della Fondazione Ravello pronunciate alla presentazione della 67ª edizione del “Ravello Festival” danno una idea chiara della direzione che ha preso la manifestazione «avendo a disposizione il palco più nello del mondo abbiamo voluto dare al nostro festival una identità precisa, come se l’Italia fosse una grande orchestra, un paese dal grande passato che è ancora in grado di produrre cultura. Il nostro festival, come accadeva nel passato, deve essere un momento conoscitivo e di esperienze condivise. Si parla di fare rete solo quando bisogna risparmiare, noi stiamo provando a farla seriamente con il teatro San Carlo, che firma la direzione artistica con noi, e con tutte le realtà italiane musicali più importanti». 

OMAGGIO AI COMPOSITORI ITALIANI. Il programma musicale (presentato alla presenza del Governatore Vincenzo De Luca, della sovrintendente del teatro San Carlo Rosanna Purchia, del direttore artistico del teatro San Carlo Paolo Pinamonti ed del commissario della Fondazione Ravello Mauro Felicori), sapientemente orchestrato da Paolo Pinamonti del teatro San Carlo, è articolato in cinque sezioni: “Orchestra Italia”, omaggio a compositori e orchestre del Bel Paese, è la proposta sinfonica concentrata nei mesi di luglio e agosto che si esibiranno sul Belvedere di Villa Rufolo, con l’apertura (30 giugno), affidata al maestro Juraj Valčuha che dirigerà l’Orchestra del teatro San Carlo, che omaggia come da tradizione il nume tutelare del festival, Richard Wagner, affiancandolo a Giuseppe Martucci, uno dei più insigni musicisti del nostro Paese. “Le note di Sigilgaita” è la sezione organistica che prevede un ciclo di concerti nel Duomo di Ravello. “Nel Giardino di Wagner” è la terza sezione del festival che accoglierà il pubblico nella Sala dei Cavalieri, (sono tutti concerti di mezzanotte con una maratona del pianista Pierre Laurent Aimard tra Scala e Ravello. Grande novità, già partita il 17 aprile scorso, è l’occasione offerta ai giovani allievi dei Conservatori campani e di altre città ospiti di esibirsi a Ravello. 

«CONTENTO PER ATTENZIONE AI CONSERVATORI». «Sono molto contento - ha dichiarato in conferenza il presidente Vincenzo De Luca - dell’attenzione data ai conservatori, tenendo presente anche del notevole sforzo fatto dalla Regione (circa 7 milioni che arriveranno a 9) stanziati per il Conservatorio di San Pietro a Majella che versa in condizioni disastrose e conserva reperti preziosissimi». 

REPERTORIO CLASSICO CON INCURSIONI JAZZ. “La meglio gioventù” è il titolo della sezione curata da Antonio Marzullo, segretario artistico del teatro Verdi di Salerno, altro partner della fondazione, che ospiterà solisti, cori e orchestre dei conservatori per un repertorio classico, con incursioni jazz. All’Orchestra del teatro di San Carlo, guidata da Juraj Valčuha, oltre al concerto inaugurale è affidato il concerto del 18 luglio mentre la chiusura sarà nelle note dell’Orchestra Filarmonica della Scala, diretta da Lorenzo Viotti (31 agosto). 

INCURSIONE A CITTà DELLA SCIENZA. A rafforzare il cartellone di quest’anno anche la sezione “Potenza del diletto” che prevede tre concerti con formazioni corali amatoriali con la collaborazione dell’Arcc, l’Associazione regionale cori campani, che torna a Ravello dopo l’esperienza della scorsa edizione. Fuori programma due appuntamenti extra con la collaborazione della Città della Scienza di Napoli: il 16 luglio, omaggio all’allunaggio di cui quest’anno ricorre il cinquantenario e il 23 luglio serata sull’intelligenza artificiale e la robotica, tra scienza e fantascienza. Il Ravello Festival si presenta quest’anno con una nuova identità visiva, curata da Pino Grimaldi. Il programma del Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal Mibac.