NAPOLI. Arbitri e calciatori si allenano insieme. Un momento di formazione che si svolgerà una volta al mese nei centri federali territoriali della Figc. L'iniziativa nasce dall'intesa tra il coordinamento del settore giovanile e scolastico della Campania e il presidente dell'Aia Campania Vincenzo Quartuccio. Educare giovani calciatori nati dal 2005 al 2006 alle regole del gioco attraverso chi quelle regole in campo deve farle rispettare: l'arbitro. Questo l'obiettivo del progetto partito lunedì. Nei due centri federali territoriali della regione, a Casalnuovo e a Casola di Napoli, lì dove ogni lunedì si allenano circa 200 tra calciatori e calciatrici saranno invitati gli arbitri delle sezioni di competenza, rispettivamente Frattamaggiore e Castellammare di Stabia. I ragazzi sono seguiti da uno staff che comprende dirigenti tecnici, preparatori atletici, medico, psicologo, fisioterapista. Oltre all'aspetto tecnico, nei centri federali territoriali, si cura anche la crescita dei giovani calciatori e dei tecnici del territorio, con varie attività di workshop in collaborazione con gli psicologi dello Sport.

Giuseppe Madonna, coordinatore del Sgs Campania dichiara: “E' un'iniziativa importante, che dimostra quanto il Centro federale territoriale costituisca non solo un luogo di crescita tecnica, ma anche di formazione per tutti gli attori coinvolti nel gioco del calcio: giovani calciatori, tecnici, dirigenti, genitori ed ora anche giovani arbitri. Capire l'importanza delle regole ed il rispetto di esse è parte del percorso educativo dei ragazzi, e imparare il rispetto in campo per l'arbitro e per le sue decisioni ne farà degli adulti migliori, oltre che dei calciatori corretti”.

“Ho trovato grande disponibilità nel presidente regionale dell'Aia Virginio Quartuccio - continua Madonna - e nei presidenti delle sezioni di Frattamaggiore e Castellammare. Hanno immediatamente compreso l'importanza dell'iniziativa e accettato con entusiasmo di far partecipare i giovani arbitri: sono certo che anche per loro si tratta di un importante momento formativo e di confronto. Questo genere di iniziative, assieme ad altre che attuiamo sul territorio, dimostrano che c'è grande volontà per formare i nostri giovani calciatori a tutto tondo, perché oltre ai valori tecnici, il calcio deve essere portatore anche di valori educativi”.