Terminata la settimana della sosta, è tempo di riscatto. Quello del Napoli passa per lo stadio di casa, il San Paolo che ospiterà la Fiorentina alle 18 per la quarta giornata di campionato. Un San Paolo che dopo i 33mila e oltre tifosi visti col Milan, oggi dovrebbe apparire decisamente con meno tifosi sugli spalti. La prevendita è andata male, ma procede. Circa 15mila spettatori nella peggiore delle ipotesi, 20mila in quella più ottimista, e sarebbe un risultato deludente ma comunque accettabile. Di certo c’è che l’entusiasmo che aveva portato l’arrivo di Ancelotti si è un po’ disciolto. Non per colpa dell’allenatore e nemmeno della squadra, che ha comunque da farsi perdonare la figuraccia in casa della Sampdoria.

A INCIDERE su questa situazione c’è una serie di circostanze: il caro biglietti, su tutte. Le curve a 35 euro per la gara con la Fiorentina sono state giudicate esose, senza appello. Purtroppo è il prezzo da pagare per la “allegra” politica di prezzi scontati che la società ha applicato spesso e volentieri nelle passate stagioni. Seppur prezzi popolari molto graditi, il criterio è stato sempre casuale. I tifosi non sono riusciti a crearsi dei parametri, finendo col considerare da prezzi popolari tutte le partite che non sono contro le tre “big”, Juventus, Inter e Milan, alle quali si può aggiungere la Roma. Per queste partite il pubblico partenopeo accetta costi salati dei biglietti. Stesso discorso per le partite di Champions League. Però, per tutte le altre partite di campionato, ormai, c’è voglia di prezzi scontati, o quantomeno uguali o sotto i 20 euro. È questo il pericoloso “effetto rimbalzo” con cui il Napoli dovrà fare i conti, a meno di rivedere la politica dei prezzi, possibilmente chiarendo quali sono i criteri con cui vengono decisi i costi. Oggi, comunque, toccherà ancora una volta ad Ancelotti e i calciatori convincere i tifosi che rimarranno a casa (partita visibile su Sky, niente Dazn per fortuna) a tornare allo stadio alla prossima partita interna. Per l’allenatore ci sono anche altri pensieri: la Fiorentina, seppur con una gara in meno, viaggia a punteggio pieno e sembra essere in salute. Il primo obiettivo del Napoli è non andare sotto. E naturalmente vincere.