Risposte positive. Sorride la classifica, con il Napoli a due punti dalla Roma. Fa lo stesso Sarri, evidentemente confortato da una prova di maturità superata a pieni voti. L’obbligo del successo, divenuto ancor più pressante e ingombrante dopo il mezzo passo falso dei giallorossi, non ha condizionato la squadra, apparsa sicura di sé, nonostante un primo tempo giocato con il freno a mano tirato, anche per merito dell’Udinese, abile a difendersi con ordine. Nella ripresa non c’è stata più storia, gli azzurri hanno dominato in lungo e in largo, legittimando una padronanza di idee e di gioco praticamente totale. L’undici capace di sbancare l’Olimpico è stato riconfermato anche a Fuorigrotta e ha ripetuto le ottime cose mostrate non più tardi di una settimana fa a Roma. Un inedito per il tecnico che può inoltre consolarsi con un altro dato decisamente rilevante: il Napoli torna a finire due partite consecutive senza subire gol. Non accadeva dal girone di andata (con Inter e Cagliari). Buone nuove in vista del rush finale con la compagine capitolina: sei gare al traguardo, due punti di distacco e la voglia di provarci fino alla fine, confessata da Sarri al termine del match.

Tre a zero all’Udinese, due punti di distacco dalla Roma: la squadra crede nel sorpasso?

"Dobbiamo pensare a fare bene partita dopo partite e se facciamo bene potremmo essere premiati. Non dipende solamente da noi, la Roma è stata talmente brava che nonostante la nostra straordinaria media-punti si trova ancora davanti. Pensiamo alla trasferta di Sassuolo, poi vedremo cosa accadrà".

Partita dai due volti: cosa non ha funzionato nel primo tempo?

"Abbiamo fatto bene per tutta la partita, contro una squadra in ottima salute che si è difesa bene. Nel primo tempo avevamo la partita in mano e ci è mancato un pizzico di veleno per trovare il gol. Con la pazienza siamo riusciti a venirne a capo e contro questa Udinese non era affatto semplice e scontato. Sono stufo di sentirmi dire che ci manca qualcosa, non siamo obbligate a vincere ovunque contro chiunque, se poi si pretendere di diventare più forti d’Europa allora il discorso cambia ma non è il nostro caso. Noi col nostro spartito ci divertiamo e facciamo divertire anche se qualcuno continua a dire che giocar bene non serve a nulla”.

Si aspettava che questo gruppo potesse crescere così tanto sul piano della personalità?

“E' un gruppo di ragazzi a posto sotto tutti i punti di vista. Mi dà molta soddisfazione allenarli. A volte ci perdiamo un po' quando usciamo dallo spartito, ma mi sembrano in crescita anche di mentalità e di personalità. Hanno avuto pazienza anche quando non riuscivano a sbloccare la partita e questo mi fa essere fiducioso per quanto riguarda mentalità e personalità".

Senza l’ingombro del doppio impegno il Napoli sarebbe ancora in corsa per lo scudetto?

“La media punti nel dopo Champions è di poco inferiore al resto del campionato. In questa stagione c'è stata maggiore rotazione e ora stanno giocando giocatori che sono molto brillanti. Spero che questa condizione ci accompagni fino alla fine della stagione. Credo che ci siano le componenti affinché questa brillantezza non si perda fino alla fine del torneo, ma è fondamentale che sia accompagnata da una certa lucidità mentale”.

Il tre a zero rifilato dalla Juve al Barcellona rafforza le vostre certezze?

“Non è semplice per nessuno fare un pareggio e una vittoria contro la Juve. Era meglio vincere in campionato visto che in Coppa Italia non abbiamo passato il turno. Più che fiero mi sono sentito fiducioso per la mia squadra".