ROMA. La Corte dei Conti tiene alta la guardia sull'illegalità. «Crisi economica e corruzione procedono di pari passo, in un circolo vizioso, nel quale l'una è causa ed effetto dell'altra» dice il presidente, Raffaele Squitieri, nel discorso per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Il pericolo più serio per la collettività è una rassegnata assuefazione al malaffare, visto come un male senza rimedi. Non possiamo permettere che questo accada». Squitieri auspica una pubblica amministrazione efficiente e una giustizia dai tempi certi e celeri, per «favorire l'imprenditorialità» e «rimuovere le rendite di posizione e le restrizioni alla concorrenza». Squitieri ha sottolineato «l'esigenza, assoluta, di assicurare trasparenza e regolarità nelle varie gestioni, attraverso procedure pubbliche che garantiscano un'effettiva parità di posizione tra tutti gli operatori». In particolare, «ritengo negativo il fenomeno, diffuso, delle ripetute proroghe e rinnovi nell'importante settore dell'attività negoziale pubblica».