NAPOLI. Jorit, lo street artist napoletano arrestato e poi rilasciato a Betlemme per aver dipinto un enorme murale dedicato all'attivista plestinese 17enne Ahed Tamimi, torna a Napoli con una nuova opera. Due giorni fa aveva decorato la facciata di un edificio di case popolari a nella zona di Taverna del Ferro, a San Giovanni a Teduccio con una lunga citazione di Ernesto Che Guevara: «Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici, si è vero ma lo siamo in modo diverso, siamo quelli disposti a dare la vita per quello in cui crediamo. E in qualunque luogo ci sorprenda la morte che sia la benvenuta, purché il nostro grido di guerra giunga a un orecchio ricettivo e purché un'altra mano si tenda per impugnare le nostre armi. Il guerrigliero impugna le armi per rispondere all'ira del popolo contro l'oppressore e lotta per cambiare il regime sociale colpevole di tenere i suoi fratelli inermi nell'ombra e nella miseria. Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca storica si potrà avere la libertà senza la lotta». Dopo 24 ore, ci ha dipinto sopra il volto di Che Guevara.