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‘O presèbbio nun me piace

Opinionista: 

Due settimane or sono vi confidai che, dovendo decidere chi buttare giù dalla torre, avrei preferito la Führerin Angela Merkel, salvando, sia pure a malincuore, il suo omologo greco Alexis Tsipras. Ora debbo fare ammenda. Andrei alla ricerca di uno spazio, fra due merli, abbastanza largo da gettarli tutti e due insieme. Protagonisti per intenderci) non è quello che ci ha portato in Europa a un cambio di quasi duemila lire per euro, provocando in automatico il raddoppio dei prezzi al consumo? Non è quel Prodi che fu presidente della Commissione Europea, suscitando il più grosso scandalo della gestione comunitaria? Mah, forse sarà un omonimo. È troppo difficile non essere d’accordo sul fatto che questa Europa fa schifo. A me non è mai piaciuta. Quando si limitava a legiferare sulla lunghezza dei fagiolini, se Prodi mi avesse fatto la domanda che Lucariello rivolgeva al figlio Tom-masino, io avrei risposto senza esitazione: “Nun me piace e basta!”. Avrebbe avuto voglia Romano-Cupiéllo di insistere sulla natura religiosa dell’idea, tanto si vedeva sin dal principio che era solo simonia! Ora che si è visto come Bruxelles affama i popoli europei, è diven-tato difficile trovare qualcuno che difenda quelle istituzioni del fa-giolino (volevo dire del cavolo, ma ho scelto la precisione, poiché non so cosa abbia deciso l’euroburocrazia sulla forma di verze, cavolfiori e broccoli). L’ultima, poi! Hanno deciso di colpire noi napoletani, già afflitti dalla gestione gigginiana, in uno degli affetti più cari. Vermicelli a vongole, addio! Riuscite a immaginare le squadrette di vigili urbani (soltanto per queste cose qui si trovano) e di finanzieri, con un piccolo righello in mano, a controllare se la lunghezza delle conchiglie raggiunge i venticinque millimetri? Se ne trovano una di ventiquattro, dai con le multe! Il prezzo dei molluschi tanto cari al nostro palato è desti-nato, ovviamente ad aumentare, poiché i commercianti dovranno assumere tecnici specializzati nella misurazione delle conchiglie. Poco male, direte voi, ripiegheremo sui lu-pini. Seh, come la fate facile! Quanto tempo passerà, secondo voi, finché anche la lunghezza di questi eccellenti molluschi succedanei risvegli gli interessi dell’Unione Europea? Io non sono contro l’Europa: sono, in fondo, anche europeo oltre che napoletano. Sono Ue, Cee e Mec che mi fanno venire l’orticaria! L’Europa in senso buono mi ricorda l’Impero: in primis quello di Ottaviano Augusto, che com-prendeva quasi tutto il continente ad eccezione della parte selvaggia appartenente ai barbari tedeschi dell’epoca. Il Sacro Romano Impero, poi, che durò millesei anni, dall’incoronazione di Carlo Magno nell’anno 800 alla rinuncia di Francesco II nel 1806. Fu ucciso da Napoleone, erede della rivoluzione orchestrata dalla finanza di Rotschild (ma di questo parleremo un’altra volta). L’unico difetto dell’Impero medioevale è la sua definizione alternativa: Primo Reich. Il secondo, molto più breve (1871-1918) fu quello dei due Guglielmi e di Ottone von Bismark; il terzo, di Adolf Hitler (1933-1945) defunse appena dodi-cenne. Quanto durerà il quarto, quello di Angela die Grosse? Amici lettori, l’idea del Quarto Reich mi sta facendo passare la voglia di scherzare. Volevamo l’Europa delle Nazioni e il quarto impero germanico sta distruggendo stati e nazioni (affamando i popoli); per molto meno in America scoppiò la guerra di secessione. Innalziamo, allora, la bandiera confederata e arruoliamoci nell’ultima legione, pronti a batterci fino alla morte per la nostra civiltà. Sui labari e sui gagliardetti ci sarà la sacra immagine della Venerupis decussata (nome scientifico della vongola verace): credo che, con la morte degli ideali, sia rimasta una delle poche cose per cui valga la pena di combattere e morire.