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Dall’Africa arriva Omicron: “Tanto tuonò che piovve!”

Opinionista: 

“Tanto tuonò che piovve!", avrebbe esclamato Socrate. Come largamente anticipato da tutte le organizzazioni sanitarie non governative e dall'Oms, i bassi tassi vaccinali nel continente africano hanno prodotto una nuova variante di SarsCoV-2, con ben 32 nuove mutazioni, chiamata, per scorrimento temporale nell'alfabeto greco, omicron. L'infezione, partita da un focolaio di Pretoria, pare si sia diffusa rapidamente tra 20enni e 30enni, fascia di età per il 65% non vaccinata e per la maggior parte del resto vaccinata solo a metà, e da lì in tutto il paese. Per inciso il Sudafrica ha ad oggi "solo" il 40% della sua popolazione eleggibile vaccinata, benchè costituisca uno dei Paesi più "virtuosi" per somministrazioni vaccinali dell'intero continente. Secondo dati Amref aggiornati al 24 novembre 2021, il Sudafrica rappresenta anche il paese africano più colpito, con 2.922.222 casi e 89.179 decessi. A seguire, Marocco, Tunisia, Etiopia e Libia. Alla stessa data, sempre secondo questi dati, sarebbe stato vaccinato solo il 7.02% della popolazione africana. Secondo l’Africa Cdc, sempre al 24 novembre, il continente africano ha ricevuto 360 milioni di dosi di vaccino anti-Covid-19 - su 1 miliardo e 314 milioni di abitanti censiti (dati 2019) - e ne ha somministrate circa 214 milioni (il 59,42% della fornitura). I paesi ricchi e industrializzati, in particolare di Stati Uniti ed Europa, pur a macchia di leopardo, come si conviene in un mondo indisciplinato e disunito (perfino nei suoi confini nazionali), l'hanno fatta da padrone, vaccinando in alcuni casi fino a quasi il 90% della loro popolazione. Già in questi stati, come in altri ad alto tasso di vaccinazione (vedi Israele), l'arrivo della variante delta aveva messo tuttavia seriamente in discussione la protezione immunitaria indotta dai vaccini, poi dimostratasi sostanzialmente meno efficace, almeno in termini di contagi, tra 5 e 6 mesi dopo la seconda dose. Ci si è messi così a somministrare alacremente (sempre nelle suddette aree più fortunate), pur con qualche incomprensibile opposizione, la terza dose, il famoso booster. Si è provato anche ad allargare la base vaccinale autorizzando la somministrazione di vaccini a mRNA anche ai bambini da 5 a 11 anni, visto l'incremento esponenziale di casi in questa fascia di età, sviluppatosi peraltro di pari passo con quello dei casi totali. Ora, da quell'Africa tanto temuta quanto abbandonata, è arrivata in Europa, negli Stati Uniti e (dal Malawi) in Israele la variante Omicron, di cui non si dice un gran bene, se la responsabile per l'Oms della gestione dell'epidemia di Covid-19, Maria Van Kerkhove, ha appena affermato che Omicron potrebbe essere "a più alto rischio di reinfezione". "Questa variante ha un ampio numero di mutazioni e alcune di queste mutazioni hanno delle caratteristiche preoccupanti", ha aggiunto la responsabile, sottolineando che "sono in corso degli studi, soprattutto in Sudafrica, per meglio caratterizzare la variante in termini di trasmissibilità". Premesso che nessuno vuole fasciarsi il capo prima di romperselo e acquisito l'annuncio (confortante?) che Moderna sta già preparando un vaccino ad hoc per Omicron, mi chiedo se si potesse fare qualcosa di più prima che questa ennesima iattura ci colpisse. La risposta non può che essere affermativa, e non riguarda solo la "questione africana", che pure avrebbe richiesto strategie veramente solidali ed eque (ah queste sconosciute!) da parte dei paesi con disponibilità finanziarie e organizzative adeguate, ma si allarga a un modello di comportamento generale più responsabile e virtuoso, che almeno speravo ci evitasse, tra gli altri, i no vax, i covid party, i negazionisti a oltranza, gli opinionisti ignoranti e i presenzialisti impalpabili. Thomas Stearns Eliot, in una sua poesia del 1925, li ha definiti "gli uomini vuoti/ gli uomini di paglia", quella categoria di persone che, come ha poi scritto Nicolás Gómez Dávila nel bellissimo In margine a un testo implicito, "per sfidare Dio gonfia il proprio vuoto".