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Fa bene il tecnico se mette tutti al muro

Opinionista: 

È proprio vero che non ci piace vincere facile. Ma possibile che, dopo aver dominato nettamente per un tempo l’Empoli, segnando tre gol, nella ripresa si è rischiato il pareggio?. Si è arrabbiato molto Maurizio Sarri durante la gara e anche in conferenza. E alla fine ha fatto bene a mettere tutti al muro nello spogliatoio. Il monito è arrivato pure da Hamsik. «Così non si cresce», ha ammesso a chiare lettere il capitano. Bisogna farsi un esame di coscienza e capire cosa fare da qui alla fine del campionato per evitare di incappare sempre nelle stesse situazioni. Anche con la Roma era capitata una cosa simile così come col Milan e il Chievo Verona. La superiorità partenopea c’è e si vede ma se ci si vuole sentire una big bisogna cominciare a sapere gestire i risultati. Possibile che mancano solo nove giornate al termine della stagione e ancora non si è riusciti a capire come blindare i risultati? La Juve ha segnato solo un gol in casa della Samp ad inizio match e quello è rimasto fino alla fine. A prescindere da tutto, devo fare i complimenti a Maurizio Sarri per aver ammesso di aver sbagliato il cambio di Jorginho inserendo un Diawara mai in partita. «Ho fatto una ca...ta», ha chiosato in conferenza stampa. Il giovane della Nuova Guinea è stato un uomo in meno in mezzo al campo permettendo all’Empoli di ripartire senza problemi. È una questione, dunque, di mentalità. C’è chi si è arrabbiato non poco negli spogliatoi per il black out che poteva mettere a rischio la corsa al secondo posto ma soprattutto poteva permettere all’Inter di festeggiare dopo che sabato aveva pareggiato in casa del Torino. Bisogna smetterla di prestare il fianco agli avversari, ci vuole un rendimento costante fino alla fine. Quando l’arbitro fischia si deve mollare. Fino a quel momento tutti uniti e con il piede sull’acceleratore. Se solo Maccarone avesse impattato meglio quel destro a volo su passaggio di Thiam a quest’ora si starebbe parlando di altro. Sarebbe calata la depressione in un gruppo che ha bisogno di entusiasmo per poter tenere botta alla Roma fino alla fine. Evitando di far respirare chi sta dietro che ambisce al terzo posto. A proposito, dopo la frenata dell’Inter è arrivata pure quella della Lazio a Cagliari. Ora siamo a + 6 sui capitolini. Fatte le premesse di come non bisogna gestire determinate partite, va detto che il Napoli ha messo finalmente un punto a quel tabù che era il Castellani. Ma soprattutto ha dato seguito al cammino esterno vincendo la quinta gara consecutiva in trasferta. Neanche quando c’era Maradona si era riusciti a vincere ad Empoli. È sempre stato un campo ostico e anche ieri i rischi di non vincere sono stati tanti. Alla fine, però, si è riusciti a portare a casa un risultato importante in vista della sosta del campionato per le Nazionali. Alla ripresa ci sarà il doppio incontro con la Juventus che potrebbe dare un senso alla stagione sia in serie A che in Coppa Italia. Questo successo è stato firmato dalla coppia d’oro del Napoli. Così come contro il Crotone, a decidere l’incontro sono stati una doppietta di Insigne e un gol di Mertens su punizione. Quest’ultimo aveva sbagliato un calcio di rigore dopo otto minuti ma alla prima occasione ha firmato la ventesima rete in campionato. Lui e il Magnifico sono al top in una fase delicata della stagione. Stanno diventando protagonisti nell’anno dove si poteva andare in difficoltà senza i gol di Higuaìn. Il Napoli, invece, sta segnando di più con una media reti da invidia. Che sarebbe potuta servire addirittura per vincere lo scudetto. Ma la Juve è irrangiungibile, meglio concentrarsi sulla lotta per il secondo posto che diventa fondamentale per evitare i preliminari di Champions ed entrare di diritto alla fase a gironi di una competizione dove il Napoli ha dimostrato di poterci stare tranquillamente.