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Il popolo delle famose agende rosse

Opinionista: 

Ogni 19 luglio viene celebrata solennemente la ricorrenza della strage di via D’Amelio in cui trovarono una morte orrenda. Paolo Borsellino e i poliziotti della sua scorta. Ed è giusto che ciò accada perché il sacrificio di questi eroi non deve essere mai dimenticato. Ma c’è un aspetto di queste celebrazioni che mi lascia perplesso. Mi riferisco alle centinaia persone che nell’occasione agitano agendine rosse per chiedere che sia fatta luce sulla famosa agenda rossa di Borsellino scomparsa il giorno della strage. Perciò penso che sia utile ricordare che il 5 giugno 2012 è andato in onda su Rai1 il film “Paolo Borsellino: 57 giorni” dedicato alla strage di via d'Amelio avvenuta cinquantasette giorni dopo quella di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i poliziotti della scorta. Una delle scene finali mostra un uomo in borghese, non identificabile perché viene mostrato dalla cintola in giù, che si avvicina all'auto sventrata dall'esplosione e ancora fumante per prendere sul sedile posteriore la borsa contenente anche la famosa agenda rossa. Che, secondo alcuni pentiti e certi pm palermitani e nisseni, conterrebbe notizie molto compromettenti per magistrati, uomini dei servizi deviati e personalità politiche che risulterebbero collusi con la mafia siciliana e che sarebbero gli ispiratori delle stragi del 1992. Chi era quell'uomo? Lo ha svelato il giornalista e scrittore Corrado Stajano che sul Corriere della Sera del 1° giugno 2012 nella recensione del libro di Enrico Deaglio “Il vile agguato. Chi ha ucciso Borsellino. Una storia di orrore e di menzogna”, edito da Feltrinelli. Ha scritto tra l'altro: “Dov'è finita la sua agenda rossa, su cui annotava tutto, che Peppino Ayala consegnò dopo la strage a un ufficiale dei carabinieri?”. È noto che il dottor Giuseppe Ayala, che era stato pubblico ministero nel primo maxiprocesso e che pochi giorni prima della strage era stato eletto parlamentare dei Ds, è accorso immediatamente in via D'Amelio visto che abitava nelle vicinanze. Se, come sostiene Stajano, la borsa è stata prelevata dal dottor Ayala (come intimo amico di Borsellino non poteva non sapere che conteneva anche a famosa agenda rossa) viene da chiedersi per quale motivo l'ha data a un ufficiale dei carabinieri anzicchè portarla lui stesso alla Procura di Palermo per esaminarne il contenuto e farne l'uso più opportuno e, soprattutto, per mettere al sicuro la famosissima agenda. Il dottor Ayala ha dichiarato alla stampa l’8 aprile 1998 che il capitano dei carabinieri Giovanni Arcangioli aprì lo sportello, prelevò la borsa di Borsellino sul sedile posteriore dell’auto ancora fumante e gli fece cenno di prenderla, ma lui rifiutò in quanto non aveva titolo per trattenerla (forse perché pochi giorni prima era stato eletto deputato dei Ds?) e invitò l’ufficiale a consegnarla ai magistrati della Procura di Palermo. Il capitano è stato inquisito ma non è mai stato rinviato a processo. Visto che né il dottor Ayala né il capitano Arcangioli sono stati accusati di sottrazione dell’agenda rossa resta da chiedersi che fine ha fatto. Ignoro gli attuali compiti del capitano dei carabinieri. So però che il dottor Ayala è stato rieletto parlamentare fino al 2006 ed è stato sottosegretario alla Giustizia nei governi Prodi e D'Alema; so che è rientrato in magistratura nel 2008 come consigliere di Corte d'Appello all'Aquila (a quando una legge che vieti questi inopportuni rientri?) e che ha avuto il tempo per scrivere libri come “Chi ha paura muore ogni giorno: i miei anni con Falcone e Borsellino” e che, convinto di essere un affascinante affabulatore, è andato a leggerlo in alcuni teatri italiani. Complimenti. Da questo incredibile episodio ho tratto la convinzione che qualcuno ha letto attentamente l’agenda rossa di Borsellino e,dopo avere constatato che non c’erano i nomi delle personalità politiche colluse con la mafia, ha preferito lasciar credere che è andata smarrita. Anche per non deludere il popolo delle agende rosse che potrà continuare ad agitarle ogni 19 luglio.