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La tratta italiana dei diritti umani

Opinionista: 

Non ci sorprende, purtroppo, la piega reazionaria che sta caratterizzando una parte numerosa del popolo italico, drogata dai tweet di regime leghista, da poco al governo del Paese. Il popolo dei social si infervora e plaude, anche quello non leghista, e auspica un ritorno all'amor patrio, una difesa “muscolare” dei confini costieri, un “l’Italia prima”, a mo’ d’imitazione becera di “America first” di trumpiana coniazione. Perfino su queste pagine assistiamo al voto lusinghiero dato al Salvini (un bel 9!) in veste di “buttafuori”, da parte di opinionisti ansiosi di rispolverare un ideologismo da camicia nera erosa dalle tarme, sotto il “nuovo ordine” leghista! Con un colpo di teatro di facile presa sulla ondivaga opinione perbenista ci ha reso tutti felici e tranquilli, mentre gli sbarchi e la raccolta di carne umana continua come se nulla fosse. Avevamo espresso, su queste pagine, i nostri dissensi sulla maldestra elezione di Trump, e i dubbi sulle scellerate conseguenze che il “dòmino” del suo mandato avrebbe avuto per i suoi fedeli epigoni in giro per il mondo, ed in particolare, in Italia. Non ci voleva molto a capire, ma ovviamente ci si rifiuta di comprendere o negare la realtà, per convinzioni politiche, opinabili ma legittime in questa Italia, dove ancora si può godere della libertà di diritto, e non possiamo che prenderne atto. Il negazionismo è il dogma dello sciovinismo nazionalistico e suprematista da sempre, nulla di nuovo dunque. Sembra quasi una presa in giro, la scelta ministeriale delle tracce d'italiano agli esami di maturità. Forse per ribadire che all’Istruzione, Bussetti ancora non ha ceduto lo scettro del comando al “primo ministro” Salvini, come fatto da Tria, o si crede, nonostante tutto, che sia possibile ancora salvare il Paese attraverso i nostri giovani? È mancata una traccia però. “Analizza il metodo ‘ruspante’ della nuova contessa di Carmagnola”, sarebbe stato interessante leggere i commenti su questa “eroina” dei giorni nostri. Già, i nuovi eroi di quest’Italia omofoba. Ci sono sospette ed emblematiche similitudini tra questa volpina svolta leghista verso la scalata al potere e quella messa in atto dai Fasci di Combattimento del narcisista D’Annunzio e dell’ex socialista Mussolini, camuffati da movimento popolare e rivoluzionario per poi legittimarsi in partito. Forse, ipotizziamo verso il 2022, questa volta la marcia su Roma sarà hitech, via twitter, via Tav, e sarà meno ambigua, perchè non partirà da Napoli, ma dalle sue reali radici economiche, da Milano o da quel Nordest anelante ad una corposa flat tax, e dai potentati elettorali che hanno in questi anni foraggiato le greggi leghiste, come esattamente accadeva alle camicie nere nel 1922. In barba alla Costituzione, ancora vigente, dalle Alpi alla Sicilia stiamo già provando esercizi di intolleranza, grandi manovre di tattica antistraniero, strategie comportamentali di arroganza e prevaricazioni, anche nel privato, dislocamento di gruppi di formazione ed indottrinamento politico fra i media, nelle piazze, nel prossimo rinnovamento delle cariche di enti pubblici, banche, senza tralasciare il programma più ambizioso: la conquista della magistratura e il consenso entusiasta delle forze armate e di polizia. Con la benedizione dei radicali cattolici, stanchi dello straniero Francesco. Eppure, non riusciamo a capire che saremo i prossimi, quelli che per segni antropomorfi e contiguità territoriale risultano i parenti stretti degli africani: terroni e meridionali. Si ergerà un muro trumpiano, saremo deportati ? Sarà dura però! Perciò la “marcia” nel 2022, almeno consentiremo loro di festeggiare il centenario! Ma non avevamo vinto votando in massa il M5s? O sarebbe piu “ad hoc” chiamarlo 5Ms, acronimo per 5 Mediocri e Sfaccendati? Costoro non hanno mai avuto niente da condividere con il sud, sono nati da un'idea di un saltimbanco ligure spilorcio ed un furbo imprenditore milanese, e chissà che grattando a fondo, non siano più omofobi, razzisti e ignoranti dei loro attuali compagni di merenda! La tratta italiana dei diritti umani è ufficialmente iniziata.