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Ora Merkel ci salvi dalla restaurazione

Opinionista: 

È ufficiale: non resta che affidarci alla Merkel. Non fate quella faccia, la cancelliera tedesca è l'unica che può salvarci da un Governo ormai diventato pericoloso. Sì, perché a poco più di dieci giorni dall'annuncio del premier sul taglio delle tasse, le nubi sulle coperture non solo non si sono diradate, ma si sono ulteriormente infittite. Al punto da promettere tempesta. Renzi avrebbe potuto scegliere la strada lineare della riduzione del fisco finanziata da tagli di spesa, invece l'Esecutivo pare intenzionato a coprire l'operazione essenzialmente in due modi: aumentando altre imposte (a iniziare da quelle su seconde case e successioni) e chiedendo all'Ue di fare più deficit. Sai che novità. Sarebbe questa la rivoluzione copernicana promessa? Ridurre le tasse in parte aumentandone altre e in parte scaricandone l'onere - maggiorato degli interessi - sulle generazioni future? È questa la genialata del premier? Se così fosse si tratterebbe di un autentico pacco, di fronte al quale verrebbe voglia di chiamare la Troika. Mentre gli occupati continuano a calare e la Svimez disegna il quadro di un Sud esposto al rischio di un sottosviluppo permanente, Renzi si occupa di consolidare il suo potere mettendo le mani sulla Rai, acquisendo pezzi dell'opposizione e impegnandosi in una lotta con i potentati locali del Pd a Roma e in Sicilia. È la storia della peggiore prima Repubblica: governi che compravano consenso a suon di deficit e spesa pubblica, un trasformismo parlamentare dilagante e i partiti impegnati in una lotta furibonda per l'occupazione del potere. Ci avevano promesso la rottamazione, ci stanno dando la restaurazione. Ed è qui che entra in gioco la Merkel. È a tutti noto che in Europa non si muova foglia che Germania non voglia. Bene, sarà il caso che Berlino valuti bene i giochi di prestigio del nostro presidente del Consiglio: puntare a più deficit - che significa più debito - per un Paese con i conti pubblici così malmessi come il nostro è un suicidio. Se in Italia non si trova un solo leader politico pronto a denunciare quest'ennesima manovra ai danni nostri e dei nostri figli beh, allora non resta altro da fare che sperare negli inflessibili tedeschi. Siano loro ad evitarci questa ennesima fregatura.