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Papa Francesco, “costruttore” di Pace

Opinionista: 

Papa Francesco ci ha riconciliato con il nostro tempo ed ha alimentato la Speranza. Lunga è la storia del “Buon Seminatore”. Cominciò il Cristo con la Parabola emblematica: “Solo una parte (del seme) cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta” – Matteo13/13. Papa Francesco, con la sua testimonianza, vigorosa ed appassionata del Vangelo, rischia di non avere sorte migliore del Buon Seminatore: il seme del suo discorso fatica ad attecchire nella Sua stessa Chiesa! Epperò la gente, il popolo, i fedeli, di tutte le Religioni, hanno ritrovato la Speranza, i poveri ed i deboli, sotto ogni latitudine, si riconoscono nelle Sue Parole. I “costruttori” di Pace, gli uomini di buona volontà hanno trovato un compagno di strada e sanno di non essere più soli. È riuscito a toccare il cuore di tante persone, che guardano a Lui come ad un riferimento sicuro. Poi, certo, non so quanti di noi sono veramente cambiati a seguito dell’ascolto della Sua Parola, ma sicuramente hanno percepito che l’Amore verso gli altri, il Perdono, la Solidarietà non sono parole da giaculatorie, ma sono parole vive, che hanno bisogno solo di essere vissute in concretezza di scelte, tutti i giorni! Amare la Bellezza, “praticare” l’Amore non è solo un fatto estetico, è un Comandamento, la cui… osservanza dona benessere, fa star bene, già su questa Terra. Chi lo ha capito, anche nella Chiesa, ha arricchito la Comunità di iniziative di solidarietà, che rendono meno indifferente il nostro tessuto, grasso e diseguale. Chi lo ha capito riesce a porgere l’altra guancia, a non meditare vendette, a non affollare i Tribunali. La Natività è tutto un Mistero: l’Annuncio dell’Angelo a Maria della Sua Maternità, Lei Vergine, che non aveva mai “conosciuto” uomo, il canto stupendo del Magnificat, la nascita del Cristo in una Grotta, il coro degli Angeli, l’incanto dei Pastori davanti al Bambino, i Re Magi che attraversano valli e monti per rendere omaggio al Cristo, seguendo la Stella Cometa. Mistero, Fede, Fascino, Gioia innocente di quanti ancora vivono il Natale come Fiaba, con le Famiglie per una volta unite, a ricordare con affetto i propri avi ed il tempo andato. Anche con la speranza di un tempo diverso e migliore, rispetto a questo che è, troppo spesso, di violenza, di terrore, di egoismi insopportabili. Testimone di tradizioni antiche, continuerò a cantare, nella Messa Grande di Santa Maria di Loreto, in Forio sull’Isola d’Ischia, le antiche Ninna- Nanna (Nenie) del parroco monsignor Giovanni Mazzella: un motivo antico senza musica scritta, trasmesso da mio padre e dai miei parenti, “Cantori di Chiesa”. Così dal passato, di generazione in generazione. Mi accompagnerà, con la sua bravura e la sua pazienza il maestro Filippo Schioppa, all’organo antico di Santa Maria di Loreto. Buon Natale.