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Se non è fallimento poco ci manca

Opinionista: 

Venghino, signori venghino. Benvenuti alla fiera degli errori e degli orrori. Ormai tutti quelli che incontrano il Napoli sanno di poter segnare e vincere alla prima occasione. Sabato scorso è successo con la Roma, iesera con la Lazio. Praticamente, nel giro di cinque giorni Benitez e i suoi giocatori hanno gettato al vento due dei famosi tre obiettivi che erano nel mirino. All’Olimpico si è buttata definitivamente via la zona Champions contro i giallorossi, al San Paolo si è regalato la finale di Coppa Italia a Felipe Anderson e compagni. Non hanno dovuto faticare più di tanto i laziali. Il buon Pioli sapeva che prima o poi la difesa azzurra combinava qualche guaio e per questo motivo ha aspettato al varco il collega Rafa. Mentre Higuaìn ha sbagliato l’impossibile, Lulic ha fatto prima le prove del gol di testa e poi ha punito Andujar sul solito cross arrivato dalla fascia destra. Risultato? Massimo obiettivo con il minimo sforzo ai danni di una squadra partenopea ormai allo sbando. Inutile prendercela con la fortuna, oggi il Napoli è alla frutta. Avrebbe sì potuto vincere ma non l’ha fatto così come è capitato nelle ultime partite di campionato perché si è smarrito. Non è più lo stesso, se non si segna è perché non si gioca più come una volta. Anche i campioni come Higuaìn non fanno più la differenza. Il gruppo è nelle sabbie mobili così come il suo allenatore. Che anche ieri sera ha insistito nel dire che se «si creano sette palle gol e non si segna bisogna fare ancora meglio». Purtroppo, però, la stagione sta volgendo al termine e ormai è rimasta solo l’Europa League. Che, purtroppo, è molto difficile da vincere perché c’è un Wolfsburg molto forte ai quarti, poi eventualmente si dovrà vincere la semifinale ed infine la finale. La verità è che se non è fallimentare questa stagione poco ci manca. Secondo Benitez non è così. Anche se non si alza la Coppa Uefa va tutto bene. Purtroppo non è così. Nessuno avrebbe esultato per la conquista della seconda Coppa Italia consecutiva ma sarebbe stato una bella soddisfazione poter andare a Roma per vedersela con la Juventus il prossimo 7 giugno. A prescindere dai gol sbagliati e da quello subito, il Napoli ha fatto veramente male anche dal punto di vista dell’organizzazione tattica. Si sono persi una miriadi di palloni in appoggio. Hamsik, Gargano, Ghoulam e Albiol hanno fatto a gara a regalare le ripartenze alla Lazio. Per non parlare di Higuaìn che sembrava nascondersi o non voler segnare. Vabbene andar male con la Roma avendo ancora lo jet lag, ma sbagliare così tanto a distanza da una settimana dal suo ritorno in Italia è davvero troppo. L’unico a dare una vera emozione alla partita nel finale è stato Insigne. Quella sua ripartenza e i dribbling in area avrebbero meritato qualcosa di più. Ha provato a spingere il pallone in porta ma Lulic si è fatto trovare pronto al posto giusto salvando il risultato. Davvero un peccato. Per il Magnifico sarebbe stato il giusto riconoscimento per le tante sofferenze stagionali. Purtroppo non gli è andata bene e alla fine è scoppiato in lacrime per la sconfitta con la Lazio. E adesso? Non resta che concentrarsi sulla partita con la Fiorentina di domenica ma soprattutto si dovrà essere perfetti contro il Wolfsburg il 16 aprile in Germania. Si dovesse crollare anche nei quarti di andata allora andrebbe tutto a rotoli. E De Laurentiis, che ieri ha messo tutti al muro, potrebbe anche prendere una decisione drastica. Prima ancora di incontrarsi con Benitez. Che in Inghilterra lo vogliono già al Manchester City.