Il futuro della ristorazione post Covid si giocherà tutto sulla tracciabilità dei prodotti, sulla sicurezza dei clienti e del personale e sul delivery attraverso la blockchain”. E’ quanto afferma il CEO della startup Authentico, Giuseppe Coletti, specializzata nel contrasto all’Italian sounding e nella promozione dei prodotti agroalimentari Made in Italy, nella distribuzione e nella ristorazione attraverso l’App gratuita per smartphone. Sul futuro della ristorazione la startup promuove un ciclo di incontri in live streaming da mercoledì 15 aprile. Al workshop condotto dal Giuseppe Coletti interverranno lo chef Ernesto Iaccarino del ristorante Don Alfonso 1890, il presidente dei Tecnologi alimentari di Campania e Lazio Salvatore Velotto e Luigi Gabriele di Adiconsum.

L’obiettivo di questa conversazione e mettere a confronto professionisti del settore per trovare idee e suggerimenti per la ristorazione italiana post emergenza sanitaria Covid-19, approfondendo e reinterpretando in modo nuovo i valori tipici della ristorazione italiana, la convivialità e il territorio, senza prescindere dal valore primario della salute e benessere dei consumatori e dei lavoratori.

A rischio non ci sono solo le imprese di ristorazione, c’è un modello produttivo e distributivo riconosciuto in tutto il mondo. Corriamo il pericolo di perdere il patrimonio di conoscenza, di competenze e professionalità che hanno creato il valore e l’identità dell’Italia nel mondo. Il modello di ristorazione italiano è uno dei motivi, legato allo stile di vita italiano, per il quale i turisti vengono in Italia è un attrattore turistico di tipo esperienziale al pari del patrimonio culturale. La blockchain è una risposta efficace per garantire la sicurezza ai clienti e consentire agli operatori di certificare prodotti e filiera”, continua Coletti.

Il mercato italiano della ristorazione con 330.000 imprese è il terzo più grande in Europa, dopo Gran Bretagna e Spagna. Impiega 1,2 milioni di addetti e vale 86 miliardi di €, ovvero più di un terzo dell’intero valore dei consumi alimentari (250 miliardi di euro). Il sistema enogastronomico italiano ha una fortissima dipendenza dal settore horeca, ogni anno, infatti, la ristorazione acquista prodotti alimentari per un totale di 20 miliardi di euro, generando un valore aggiunto superiore ai 46 miliardi, il 34% del valore complessivo dell’intera filiera agroalimentare.

L’assenza di linee guida definitive in materia di igiene e sicurezza alimentare nella ristorazione, uniche e valide per tutto il territorio nazionale, rischia di compromettere la ripartenza del settore che ad oggi ha già subito danni superiore ai 21 miliardi (FIPE)”, conclude Coletti.