Gli italiani sono divisi: c'è chi attende con ansia un eventuale ritorno del caldo africano, magari per rosolarsi ancora un po' al sole in vista di una lunga stagione lavorativa (o scolastica) e chi, invece, benedice il refrigerio che l'ultima parte del mese ci ha regalato.

La domanda che va per la maggiore è proprio questa: tornerà uno scampolo d'estate o sarà precocemente autunno?

Quest’anno non c'è stata la tradizionale Burrasca di Ferragosto che un tempo arrivava puntualmente a rompere le uova nel paniere ai vacanzieri, determinando lo stop pressoché definitivo dell'estate.

Nonostante questo, con un po' di ritardo, sono giunti i primi refoli freschi, ambasciatori di un autunno che, calendario alla mano (la stagione meteorologica è iniziata il 1° settembre), è partito: ce ne siamo accorti chiaramente, sia dai contrasti termici che hanno provocato il ritorno di frequenti temporali, sia dalle temperature frizzantine che ci hanno obbligato a rispolverare qualche indumento più pesante, quanto meno al primo mattino e alla sera.

L'estate, lo abbiamo ormai imparato, è imprevedibile: se da un lato magari fatica ad imporsi nei mesi di maggio e giugno, dall'altro può decisamente prolungarsi sul finale, nel mese di settembre e, perché no, anche in quello di ottobre, con le cosiddette Ottobrate.

Eppure, stavolta possa accadere qualcosa di imprevedibile: insomma, in attesa del ritorno del caldo africano, magari anche di qualche recrudescenza del famoso anticiclone Lucifero, potrebbe invece configurarsi, a sorpresa, un precoce arrivo dell'autunno!

Si rischia di averne un assaggio subito dalla prossima settimana. Già a partire da Lunedì 6 Settembre, infatti, potrebbe aprirsi una fase piuttosto movimentata con la ripresa del flusso instabile Atlantico, quello foriero delle grandi piogge, la vera macchina delle perturbazioni autunnali. Se ciò venisse confermato, è lecito attendersi un graduale ed incisivo peggioramento delle condizioni meteo con le intense perturbazioni in discesa dal Nord Europa inserite in un corridoio che porta dritto al nostro Paese.

In queste settimane di passaggio tra una stagione e l'altra, i contrasti tra masse d'aria completamente diverse vengono particolarmente esaltati con il conseguente sviluppo di accesi moti convettivi, dando vita a eventi estremi come nubifragi e nei casi peggiori anche alluvioni lampo.

Dunque, in un'Italia così divisa tra amanti del caldo e quelli che invece lo odiano, saranno verosimilmente accontentati solo questi ultimi, con un autunno che potrebbe arrivare in anticipo!

Se non dal punto di vista delle caratteristiche dei fenomeni (non aspettiamoci certamente le cupe e grige giornate autunnali in cui le perturbazioni insistono per molte ore), sicuramente a livello di percezione: quella di un cambio stagionale in corso.

Ma allora dobbiamo dire addio all’Estate? Non disperino gli amanti del caldo: qualche spazio per gradevoli giornate di sole ci sarà senz'altro, basterà sapersi accontentare.

 

Meteo inverno 2021/22, le previsioni e il ritrono della Nina

Tuttavia, dalle previsioni meteo per l’inverno 2021/22, sembra che i prossimi mesi siano all’insegna del freddo intenso dovuto al ritorno della Nina, causa di un possibile brusco calo delle temperature e della neve.

Le proiezioni meteo stagionali attestano un possibile ritorno della Nina, che giunge lungo la nostra Penisola per il secondo anno consecutivo.

Secondo le previsioni, la Nina spingerebbe l‘Anticiclone russo siberiano verso l’Europa orientale, portando aria gelida in Italia e possibili nevicate anche intense.

L’ondata più fredda è attesa tra gennaio e febbraio. Dicembre 2021 non dovrebbe essere uno dei mesi più freddi del prossimo inverno. Quello più gelido, invece, potrebbe essere febbraio 2022.

 

 

Previsioni meteo autunno e inverno 2021/22: con la Nina arriva il freddo

Se l’inverno si prospetta all’insegna del freddo, l’anticiclone africano potrebbe regalare giornate estive fino a metà del mese di settembre, come sottolineato anche dal colonnello Giugliacci.

Anche a ottobre si attendono giorni caldi, soleggiati e piacevoli. Venti più freddi cominceranno a soffiare a novembre e dicembre, ma in generlae secondo gli esperti l’autunno 2021 sarà piuttosto mite.

 

 

Meteo inverno 2021/22, cos’è la Nina

La Nina consiste in un raffreddamento della temperatura delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico centrale e orientale, condizionando conseguentemente il clima del nostro Pianeta, facendo sentire i suoi effetti anche in Europa e in Italia.

Era successo nell’inverno 2020 e, un anno dopo, la situazione potrebbe essere particolarmente simile.

La Niña è una fase estrema di un ciclo climatico che si verifica naturalmente. Il ciclo climatico coinvolto è un evento accoppiato oceano-atmosferico risultante dall’interazione tra l’atmosfera e la superficie dell’oceano. Conosciuto come oscillazione meridionale, questo ciclo climatico include El Niño da un estremo e La Niña dall’altro. La Niña è la fase fredda del ciclo. Esiste un modello di La Niña quando si verificano temperature insolitamente fredde della superficie del mare nell’Oceano Pacifico centrale e orientale intorno all’equatore nell’area tra la International Date Line e la costa del Sud America.

Nel loro insieme, La Niña ed El Niño sono generalmente considerati dagli scienziati tra i più potenti fenomeni meteorologici del pianeta, poiché possono influenzare il clima su oltre la metà della Terra. In media, questo ciclo di temperature oceaniche superficiali fredde si verifica ogni 3-5 anni e, in genere, dura circa 9-12 mesi. Gli episodi di freddo sono importanti perché interrompono i soliti schemi di circolazione atmosferica e precipitazioni tropicali. L’effetto dell’interruzione di questi schemi è quello di migliorare il clima normale che prevale nelle regioni colpite della terra.

 

Durante una Niña, ad esempio, un’area come il Pacifico nord-occidentale negli Stati Uniti, dove di solito c’è un inverno umido, avrebbe un inverno più umido del normale. D’altra parte, i climi più aridi degli Stati Uniti sudoccidentali sarebbero più asciutti del normale e il resto del paese tenderebbe a sperimentare un clima insolitamente caldo durante un ciclo di La Niña. Il sud-est asiatico e l’India probabilmente avrebbero piogge monsoniche eccessivamente pesanti e l’Australia orientale potrebbe essere più umida del solito. Questo effetto meteorologico si estende fino a nord fino al Canada occidentale, dove provoca inverni più freddi, e fino a est fino all’Africa sud-orientale, dove il clima invernale tende a diventare più fresco e umido.

La Niña influenza anche l’intensità e la posizione dei flussi di jet; questo, a sua volta, influenza sia la traccia che l’intensità delle tempeste. Durante questo freddo ciclo di temperature oceaniche, aumentano le possibilità di attività degli uragani che colpiscono i Caraibi e gli Stati Uniti, così come la probabilità che le tempeste siano più intense. Inoltre, un forte flusso di jet è un ingrediente necessario per condizioni meteorologiche avverse come i tornado. Un cambiamento nella posizione dei flussi di jet influenza quali regioni hanno maggiori probabilità di subire tornado negli Stati Uniti