
“Terra Sorrentina”, la sfida delle aziende agricole per la tutela e la valorizzazione delle eccellenze
di Redazione
Mar 02 Novembre 2021 11:31
“Terra Sorrentina”, la sfida delle aziende agricole per la tutela e la valorizzazione delle eccellenze. Sorrento presentata la blockchain per l’olio extravergine d’oliva DOP della Penisola Sorrentina e del limone di Sorrento. Lo splendido Circolo dei Forestieri di Sorrento ha fatto da cornice alla presentazione di “Terra Sorrentina”, finanziato nell’ambito del Psr Campania.Un ambizioso progetto pilota che ha l’obiettivo di creare un sistema di blockchain. L’obiettivo è applicare la tecnologia all’agricoltura, con l’intento di valorizzare e proteggere i prodotti tipici del territorio: l’olio extravergine d’oliva DOP della Penisola Sorrentina e il limone di Sorrento IGP.La blockchain consente - attraverso un registro digitale aperto - di tenere sotto controllo in maniera sicura la tracciabilità degli alimenti. I dati, oltretutto, sono sempre consultabili e dunque verificabili in ogni fase della catena di approvvigionamento.Grazie a questa tecnologia si consolidano una serie di passaggi virtuosi: la gestione logistica monitora in tempo reale i tempi e la freschezza del prodotto a garanzia dei mercati nazionali ed internazionali. Chi acquista olio DOP della Penisola Sorrentino e limone di Sorrento IGP saprà quindi con certezza che si trova di fronte prodotti di qualità garantita.La blockchain non solo rappresenta un’opportunità per i consumatori (che potranno aumentare la consapevolezza sui territori di origine e le filiere di valorizzazione), ma anche per i produttori, che potranno monitorare in modo più dettagliato i mercati di destinazione e dunque adottare le strategie migliori per accrescere il proprio business.Due quindi le parole d’ordine alla base del progetto “Terra Sorrentina”: da un lato valorizzare prodotti tipici e conosciuti in tutto il mondo, dall’altro tutelarli dalla contraffazione.A Sorrento il confronto ha visto protagonisti al tavolo dei relatori il sindaco Massimo Coppola con le altre fasce tricolori del territorio, il Gal “Terra Protetta” e le aziende protagoniste del progetto. I lavori, moderati dalla professoressa Teresa Del Giudice, hanno ospitato anche gli esperti che hanno scommesso nella blockchain: Luca Mauriello (Projenia) e il professore Francesco Marinello, del Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova, oltre naturalmente alle associazioni di categoria. In collegamento video anche l’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo, che si è detto entusiasta dell’iniziativa.Un progetto sperimentale con aziende agricole (“Maria Persico” e “Pasquale Esposito”) che si sono messe in discussione, a fare da apripista. La sfida, ora, è quella di allargare sempre più la conoscenza di questa tecnologia anche agli altri produttori.La blockchain rappresenta uno strumento formidabile di tutela e valorizzazione della filiera produttiva: la sfida, è stato sottolineato nel corso dell’iniziativa al Circolo dei Forestieri, è allargare la partecipazione ad un numero sempre maggiore di aziende.