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A Roma
02 Ottobre 2022 - 18:49
Abbiamo incontrato Giuseppe Rispoli durante le prove del debutto al teatro 7 Off con il suo ruolo di duca D’Orleans nello spettacolo “Maria Antonietta l’ultima regina di Francia” di Francesca Bruni. È la storia di una grande regina, Maria Antonietta che va al potere giovanissima lontana da tutti gli affetti. Vive intensamente la corte, il suo regno con un epilogo che tutti sappiamo.
Come Rispoli sottolinea da subito, diversamente da tutte le interpretazioni che ne siano state fatte Francesca ha messo in evidenza il lato fragile e sensibile della donna Maria Antonietta e nello stesso tempo la forza e il coraggio nell’affrontare ed accettare alcune scelte imposte. Morire poi a 37 anni nel fiore degli anni non è un grande destino.
La prima curiosità che domandiamo a Giuseppe riguarda il suo rapporto con il cast e lui ci risponde che è stato ottimo «Sono entrato sostituendo un attore che interpretava precedentemente il mio ruolo e immediatamente c’è stata empatia e feeling con Francesca e gli attori già interpreti dello spettacolo».
Giuseppe Rispoli ci racconta che la cosa che gli è piaciuta di più del copione e della messa in scena è stato proprio il nuovo modo di raccontare Maria Antonietta da parte di Francesca Bruni dando giustizia alla donna, fragile e nello stesso tempo forte. Mentre in molte interpretazioni di film, libri, piece teatrali vengono messe in luce soprattutto la sua superficialità e la sua insensibilità mettendo così in evidenza solo una donna senza scrupoli.
Ci parli del tuo personaggio?
«Il mio personaggio mi piace molto perché dapprima presenta un suo lato simpatico e gioioso, grande animatore della corte e quindi amato già dal primo incontro da Maria Antonietta poi cambia faccia e si unisce con i rivoluzionari e sarà tra gli artefici delle condanne a morte dei reali. In pratica un personaggio voltagabbana. Storicamente nessuno storico è riuscito mai a capire il motivo per cui il duca D’Orleans dalla corte sia passato tra le file dei rivoluzionari».
Puoi ricordarci le date che ti vedranno impegnato?
«Le date sono dal 5 ottobre al 9 ottobre al teatro 7 off».
C’è altro che hai in cantiere e che vuoi svelarci?
«I progetti che sto portando avanti oltre Maria Antonietta sono diversi, uno è “L’ora grigia” di Agota Kristof con Ester Albani e la regia di Paola Scotto di Tella, poi “prove di dialogo in evidente stato di ebrezza” di Francesco Ventimiglia al Furio Camillo a dicembre e altri nel prossimo anno».
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