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La rassegna

“Europa Cinema al Femminile", le protagoniste a Napoli

Dal 13 novembre al 4 dicembre. Tra gli ospiti Pethke, Borbelyova, Mesa e Beckermann

“Europa Cinema al Femminile", le protagoniste a Napoli

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NAPOLI. Un mese di visioni, dialoghi e incontri con autrici donne, che rendono la città crocevia del cinema e laboratorio di nuove comunità: torna a Napoli la quinta edizione di “Europa Cinema al Femminile” per la direzione artistica Elisa Flaminia Inno e da un’idea di Antonella Di Nocera, a cura di 15 06 film e realizzata con il contributo della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania.

La rassegna cinematografica internazionale, che gode del patrocinio della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Napoli, si svolgerà dal 13 novembre al 4 dicembre con proiezioni gratuite, in programma per tutto novembre, ogni mercoledì e giovedì, tra l’Institut Français Napoli e Casa Cinema; oltre ai dibattiti con i protagonisti, nei venerdì successivi, all’Accademia di Belle Arti di Napoli.

La manifestazione, che sarà accompagnata da talk e incontri pubblici con le registe ospiti, è realizzata in collaborazione con la Scuola di Cinema dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e con la rete degli Istituti europei di cultura dell’EUNIC, quali l’Institut Français Napoli, l’ Instituto Cervantes Nápoles, il Goethe Institut Neapel, l'Istituto Slovacco a Roma, l'Accademia d’Ungheria in Roma, il Forum Austriaco di Cultura Roma, Wallonie-Bruxelles International, Istituto Polacco Roma e il Centro Ceco di Roma. Il viaggio parte dalla Francia con L’homme d’argile di Anaïs Tellenne e dalla Germania con l’anteprima italiana di Reproduktion di Katharina Pethke, ospite della serata di apertura.

Dalla Spagna arrivano storie di donne rurali, come Muyeres di Marta Lallana e Secaderos di Rocío Mesa, che sarà in sala; mentre L’ultima spedizione della polacca Eliza Kubarska racconta il coraggio e il mistero di Wanda Rutkiewicz, prima donna sul K2. Dall’Ungheria Agent of Happiness, il paese della felicità di Arun Bhattarai e Dorottya Zurbó; dalla Slovacchia The Hungarian Dressmaker di Iveta Grófová , candidato all’ Oscar 2025 come Miglior Film Internazionale.

Completano il programma opere che intrecciano archivi, autobiografie e coralità femminili, come I’m Not Everything I Want to Be di Klára Tasovská, candidato ceco a Miglior film Internazionale – Oscar 2026, Le syndrome des amours passés di Ann Sirot e Raphaël Balboni, dal Festival di Cannes, Si dice di me di Isabella Mari, che riflettono su corpo, memoria e trasformazione. Favoriten di Ruth Beckermann – la dama del documentario austriaco – che sarà presente per la serata di chiusura.

«Europa Cinema al Femminile - ha spiegato Elisa Flaminia Inno - è ogni anno una finestra aperta sul mondo, una finestra con una doppia apertura: ci permette di guardare l’ Europa, ma anche di guardarci dentro. Attraverso film in anteprima, ci immergiamo nella realtà a cui apparteniamo, nelle sue storie e nei suoi sguardi in trasformazione. La presenza delle registe arricchisce il programma di incontri e dialoghi con la città, portando a Napoli opere presentate nei più importanti festival internazionali. Grazie al sostegno della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania, il pubblico napoletano può vivere gratuitamente il cinema d’autore e incontrarne i protagonisti, in uno spazio di condivisione e di libertà che ogni anno si rinnova.»

IL PROGRAMMA

L’iniziativa partirà giovedì 13 novembre all’Institut Français di Napoli, dove dalle 17, dopo i saluti di Lise Moutoumalaya, Console di Francia a Napoli ed Elisa Flaminia Inno, verrà presentato “L’homme d'argile” di Anaïs Tellenne; un film delicato e profondo, opera prima della regista che ha in cantato la Mostra del Cinema di Venezia e che esplora l'incontro tra Raphaël, custode di una villa abbandonata, e Garance, giovane erede.

La serata prosegue alle 19 con il potente “Reproduktion” di Katharina Pethke, presente in sala. Presentato alla Berlinale e in anteprima italiana, è un film che riflette sulla complessità della maternità e dei desideri creativi, attraverso le esperienze di tre generazioni di donne.

Il giorno successivo, venerdì 14 novembre, l'Accademia di Belle Arti di Napoli ospiterà alle 11.30 un cinetalk con la regista Katharina Pethke, in collaborazione con la Scuola di Cinema e Audiovisivo dell'Accademia, per approfondire i temi trattati nel suo lungometraggio.

Mercoledì 19 novembre, Casa Cinema presenterà alle 20 “Muyeres” della spagnola Marta Lallana, che racconta la storia un gruppo di donne custodi di antiche tradizioni. Seguirà “L’ultima spedizione” della polacca Eliza Kubarska, presentato in anteprima a IDFA 2024 e vincitore del Polish Film Award come Miglior Documentario, il lungometraggio narra la straordinaria storia di Wanda Rutkiewicz, la prima donna a scalare il K2.

Giovedì 20 novembre, si torna all’Institut Français di Napoli. Alle 17 sarà proiettato l’ungherese “Agent of Happiness” di Arun Bhattarai e Dorottya Zurbó, alla presenza della regista: un documentario che esplora il significato autentico della felicità, presentato in anteprima al Sundance Film Feshval.

La serata si concluderà alle 19 con “The Hungarian Dressmaker” di Iveta Grófová, un dramma sulla resistenza femminile durante la Seconda Guerra Mondiale, candidato slovacco come “Miglior Film Internazionale” agli Oscar 2025. La pellicola sarà introdotta dalla protagonista, l’ attrice slovacca Alexandra Borbelyova.

Venerdì 21 novembre, l'Accademia di Belle Arti di Napoli ospiterà alle 11.30 un cinetalk con la regista ungherese Dorottya Zurbó.

Giovedì 27 novembre, l’Institut Français di Napoli presenterà alle 17: “I’m Not Everything I Want to Be” della ceca Klára Tasovská, presentato alla Berlinale 2024, vincitore al Torino Film Feshval 2024 – Premio speciale della Giuria ex aequo Concorso Documentari e Candidato ceco a Miglior Film Internazionale agli Oscar 2026. Il film racconta la vita di una fotografa ceca nell'underground degli anni '80.

Seguirà alle 19, “Si dice di me” di Isabella Mari, dalla Festa del Cinema di Roma, un documentario che narra l'impatto di laboratori teatrali realizzati da Marina Rippa nei quartieri di Napoli. Il film sarà preceduto dal cortometraggio spagnolo “Tatuado nos ollos levamos o pouso” di Diana Toucedo.

Mercoledì 3 dicembre, Casa Cinema ospiterà alle 20, “Secaderos”, in presenza della cineasta granadina Rocío Mesa, un'opera che intreccia realismo e magia nel contesto della vita rurale andalusa”, che offre un ritratto delicato della forza delle donne. La proiezione è preceduta dal cortometraggio spagnolo “Les més grans”.

Infine, giovedì 4 dicembre, l’Institut Français di Napoli presenterà alle 17 il film belga, “Le syndrome des amours passés” di Ann Sirot e Raphaël Balboni, una riflessione ironica sulle relazioni amorose, dal Feshval de Cannes 2023 – Semaine de la Crihque.

La serata si concluderà con la cerimonia di assegnazione del Premio Chiara Rigione alle registe emergenti, in collaborazione con il MAC Festival, e con la proiezione di chiusura delle 19: dalla Berlinale “Favoriten”, un omaggio alla forza femminile attraverso il racconto di una classe elementare in una Vienna multiculturale, diretto da Ruth Beckermann - la dama austriaca del documentario - che sarà presente in sala. 

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