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CARTE DA VIAGGIO
31 Dicembre 2024 - 00:23
Nel gioco degli specchi di fine anno, il gusto e la rivisitazione delle parole più cliccate del 2024 viene messo in scena, in queste ore, da Google e dal suo motore di ricerca. È un dizionario denso di memorie, quasi enciclopedico. Un modo attraverso il quale milioni di persone hanno costruito una loro, personale verità.
Un’indagine stratificata viaggiando sulla superficie incerta della nostra modernità. Indaghiamo insieme. Gli interrogativi più votati hanno spesso il colore della politica internazionale. L’ Italia si chiede: perché l’Iran attacca Israele? Perché Israele attacca il Libano? Ma anche, più prosaicamente, perché protestano gli agricoltori?
Perché pedalano su Luna Rossa? O, magari, perché Genoa-Juve si gioca a porte chiuse? Gocce di attualità che fanno del web la bacheca della memoria collettiva. Poi, la caccia alle parole e ai termini emergenti: dissing (offesa, mancanza di rispetto), cumbia (danza eseguita in circolo da uomini e donne neri, attorno ad un falò), frascheria (capriccio, vanità, idea balzana) in una lunga, infinita, interminabile fila indiana.
Guardando con attenzione le serie tv più gettonate: Mare Fuori 4, I Leoni di Sicilia, Lolita Lobosco, fino ad House of the Dragon. Ma anche la moda non sfugge a questo rito collettivo. Si cerca su Google un parere, un consiglio su come vestirsi per le nozze d’oro, con 18 gradi, in Islanda ad agosto, a New York ad aprile, nelle grotte di Frasassi, un‘attenzione costante verso il proprio look, in ogni stagione dell’anno.
Varie, irrefrenabili, indisciplinate curiosità viaggiano quotidianamente sulla rete, indagando la sua memoria collettiva. Uno specchio delle nostre brame che ci rimanda tendenze, bisogni, domande di un Paese un po' scomodo e un po' smarrito, eternamente proteso verso la ricerca dell’aggettivo perduto.
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