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Le scuse di Carola

Le scuse di Carola

Arrivano le scuse della Comandante della Sea watch Carola Rackete alla Guardia di Finanza, dopo quanto accaduto la notte scorsa sulla banchina del porto di Lampedusa, quando una motovedetta delle Fiamme gialle ha rischiato di essere schiacciata dalla nave che stava entrando in porto, sfidando il divieto. "Vi chiedo scusa, ma non era assolutamente nelle mie intenzioni venirvi addosso", ha detto la ragazza, come apprende l'Adnkronos, al suo arrivo nella caserma della Finanza di Lampedusa dove è stata portata dopo l'arresto in flagranza di reato. "La mia intenzione era quella di completare la mia missione, non certo di speronarvi". E ha spiegato di avere agito così perché ha seguito "l'addestramento che ha avuto per le manovre per entrare in porto" con quella nave da 600 tonnellate. Accusata di resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio, la capitana è ora agli arresti domiciliari come deciso dalla Procura di Agrigento che coordina l’indagine.

"Abbiamo rischiato di morire schiacciati da un bestione di 600 tonnellate, sono stati momenti di puro terrore nella notte" dicono all'Adnkronos fonti della Guardia di Finanza. "Dicono di salvare vite umane e poi rischiano di ammazzare uomini dello Stato. Da parte del comandante è stata un’azione criminale. Punto". 
Poco dopo le due di notte una motovedetta delle Fiamme gialle ha tentato di ostacolare l'ingresso della Sea Watch nel porto, ma la nave ha proseguito la manovra rischiando di schiacciare l'imbarcazione dei finanzieri. "E' stata un’azione criminale - raccontano ancora fonti Gdf - la motovedetta è rimasta schiacciata sulla banchina. Se ci fosse stato maestrale come questa mattina sarebbe stata una tragedia. Non sappiamo come sarebbe finita. I ragazzi hanno rischiato di morire". E ancora: "La motovedetta di appena dodici metri aveva addosso quel bestione di acciaio di oltre 600 tonnellate, poteva finire male per gli uomini della Guardia di Finanza". Momenti di paura che sono durati "più di cinque minuti, cinque minuti di puro terrore", raccontano le Fiamme gialle.

"Io rispetto la Guardia di Finanza e rispetto il lavoro di tanti uomini delle Fiamme gialle, però devo dire che da parte della Guardia di Finanza c'è stata, secondo me, una provocazione nei confronti della Sea watch. Hanno obbedito agli ordini, certamente. Io ero lì, sul molo. La nave non ha speronato la motovedetta della Finanza, però mi chiedo che senso ha mettersi di traverso davanti a una nave così grossa", ha detto all'Adnkronos Giusi Nicolini, l'ex sindaca di Lampedusa che ha seguito le operazioni di sbarco della notte. "Nessuno speronamento - dice - ho la sensazione che la Guardia di Finanza abbia provocato l'incidente". "Se ti metti lì contro un mostro gigante che non ha l'agilità il risultato è questo - dice - Noi eravamo allibiti, eravamo convinti che la motovedetta stesse scortando la nave poi, invece, si è messa di traverso e si trovata dentro un imbuto". "Ora bisogna fare un cordone attorno alla comandante Carola, che è stata trattata come una criminale. Bisogna pensare alla sua incolumità", ha concluso.

Intanto la Francia si è detta pronta ad accogliere 10 rifugiati della Sea Watch. E' quanto si legge in un lungo comunicato del ministro dell'Interno Christopher Castaner in cui si afferma che la Francia "è pronta ad inviare nei prossimi giorni, come ha già fatto a più riprese nello scorso anno, una missione del ministero dell'Interno e dell'Ufficio di Protezione dei rifugiati per identificare 10 persone che hanno bisogno di protezione che potranno essere trasferiti al più presto sul nostro territorio". Nella nota si sottolinea anche che "è falso che l'Ue non si sia mostrata solidale con l'Italia" per la questione dei migranti. "Ora che la crisi migratoria è drasticamente diminuita in ampiezza" grazie alle misure intraprese, si legge nel comunicato, "l'attuale governo italiano ha fatto la scelta di soluzioni non concertate con i suoi partner europei, mentre denuncia la mancanza di solidarietà dell'Europa e dei suoi stati membri". "In questo contesto -nota ancora il comunicato - l'Italia continua ad avere bisogno di questa solidarietà europea che tuttavia denuncia".

 
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